Mercoledì sera.
A casa a Milano. Scrivo seduto sul divanoletto aperto in soggiorno, i miei genitori che guardano i pacchi di Affari Tuoi, io che finisco la settimana forse più intensa della mia vita lavorativa.
Sabato il Digital Journalism Fest, mercoledì l’uscita del podcast con Marracash (vedi giù).
Questa newsletter è sempre stato uno spazio in cui ho condiviso gioie e dolori (e uno spazio che ha minimizzato dolori e favorito gioie).
E perciò qua dico che forse mai come questa settimana mi sento appagato e grato per quello che è successo.
Appagato perché ho la fortuna di fare cose belle belle che mi divertono.
Grato perché ho un team di persone pazzesche (come tutte quelle che hanno lavorato al Fest) e persone che decidono di scommettere su di me (come quelle che mi hanno chiamato per il podcast).
Niente, lo volevo dire.
Ora basta zuccherini,
devo essere più malessere come Marra.
Perciò iniziamo!
Lavoravo all’idea di fare un evento che partisse da questa newsletter dal 2020: c’era il lockdown, si dovevano chiamare Digital Journalism Talks e si dovevamo fare tramite Zoom.
Quattro tentativi,
tre fallimenti,
una soddisfazione finale.
Eccoci qua, con le cose che ho imparato in questi mesi.
1. La prima edizione è tutta nella tua testa (e basta)
Per 6 mesi ti ritrovi a fare più di 100 call con fornitori, team e soprattutto con i potenziali sponsor. E mentre parli e gesticoli, ti rendi conto che non hai niente in mano: niente di più di una tua visione, che devi presentare in maniera abbastanza convincente. Ti senti un po’ venditore un po’ impostore, e devi andare avanti comunque
2. Trovare gli sponsor è il 90% del lavoro iniziale
Sempre per il discorso di cui sopra: moltissimi giustamente chiedevano informazioni che non potevo ancora dare. La domanda più frequente (e più intelligente) era:
«Molto interessante. Chi avete già come sponsor confermati?»
«… ehm… »
Per mesi c’è uno stallo perché nessuno voleva essere il primo. E te credo. Poi la situazione si è sbloccata e istituzioni e aziende hanno messo un po’ di coraggio e follia e hanno supportato questa cosa qua
3. Senti la pressure economica
Una volta che inizi a firmare i primi contratti con i fornitori, a prendere impegni di spesa per me vertiginosi e annunciare il Festival, non puoi tornare indietro.
E purtroppo non funziona che prima trovi i soldi e poi organizzi e annunci l’evento
I due treni corrono paralleli, e quasi sempre a essere avanti è il secondo
Yep, questa era la cosa che mi ha più preoccupato in questi mesi
4. La prima volta è giusto stare dietro a tutto
Essendo in pochissimi, ti ritrovi a rivedere ogni singolo particolare e voce di spesa, dalla sedia da mettere sul palco alle magliette da fare per il personale. Ero affiancato dalla mitica direttrice Virginia Giammaria, ma ovviamente dovevo essere io a sbloccare le voci di spesa.
Non sono mai stato un manager, e il dover prendere ogni giorno tutte queste microdecisioni è stato parecchio drenante. Lato positivo: adesso so parecchie cose anche minuscole di come si organizza un evento, e l’anno prossimo potrò delegare con più efficacia
5. Ti devi preparare come se l’evento fosse 1 mese prima
Ovviamente non ci riesci. Ua settimana prima eravamo a chiudere la scaletta, due giorni prima a rivedere tutte le slide, due ore prima a vedere i movimenti di palco. Il fatto è che avere più tempo a disposizione ti permette di scegliere (e risparmiare)
6. Scopri l’umiltà delle persone
Quando fai una cosa del genere, ti ritrovi a chiedere molte cose. A sconosciuti, conoscenti e amici. È l’occasione perfetta per scoprire sì la sciatteria di alcune, ma - molto di più - la disponibilità, il rispetto e l’umiltà di tante
7. È un’altro tipo di comunicazione
Una delle cose più divertenti è stato poter mettere per la prima volta in 3D l’identity visiva che finora avevo avuto solo sui social. E quindi via di luci, grafiche, pannelli, musica dal vivo
8. Esagerare va benissimo!
Ho voluto fortissimamemte coriandoli, pouf volanti, musica tamarra e luci esagerate.
Reference precisa e ottenuta: Gender reveal party 🎉🎉🎉
9. Devi trovare un modo per gestire il flusso di persone
La criticità maggiore di questa edizione. So che ci sono state code lunghissime e persone che giustamente dopo tanta attesa hanno deciso di andarsene. Errore mio, da principiante. Prometto che su questo miglioreremo per la prossima edizione
10. Ci vuole lo scaldapubblico
La vera rivelazione del Dj Fest. Si chiama Miscione, ha lavorato per X Factor. L’ho conosciuto due ore prima del Fest. Faceva entrare le persone sul palco, ma soprattutto usciva a scaldare il pubblico chiamando gli applausi. Lo voglio a casa per tirarmi su nei momenti tristi
, uno che di eventi ne ha fatti un bel po’, allle 5.59 di sabato mattina mi aveva condiviso un consiglio ricevuto:11. Durante, non capisci niente
«Dal primo minuto che l’evento comincia, diventa un animale tutto suo.
Quindi da li in poi puoi solo divertirti.
Come doveva essere lo sai solo tu, perciò goditi come è»
Aveva ragione.
12. Il secondo momento più bello è l’inizio
Entrare nella sala, vederla per la prima volta piena, e raccontare la storia di questo Fest per poi dire la frase che ti sei immaginato per anni: «Il Digital Journalism Fest può cominciare». E da allora te la godi
13. Il momento più bello, la fine
Il Festival si è chiuso con Storie di canzoni Live, la cosa che forse più mi diverte al mondo. E abbiamo chiuso con Jenny è pazza, quel capolavoro di Vasco che è la canzone che ho ascoltato più di tutte durante la pandemia, e che stava perfettamente a posto così, alla fine di quella giornata
14. Una fatica? Sì. La rifaccio? Oh yes
La cosa bella, di quando condividi una passione - e specie se lo fai dal vivo - è che può capire di accendere (o riaccendere) una scintilla d’entusiasmo in chi ti ha ascoltato. Di speranza per il proprio futuro. Molto ma molto di più rispetto a un contenuto dietro uno schermo.
Tra tutti i messaggi ricevuti, alla fine quelli più belli dicevano pressapoco tutti così:
«Era quello che ci voleva per ricaricarmi»
E quindi martedì sera con il team andiamo a fare una cena di debrief, per vedere le cose andate storte e pianificare la prossima edizione. Perché sempre Ale Tommasi mi aveva scritto:
«Pensa alla quantità di cose che hai imparato e quanti No ti sei preso in questo viaggio e quanto alla fine oggi sarai felice»
Mai stato così tanto.
💣 Cos’è ‘sto podcast con Marra
Ho fatto un podcast con Marracash.
È una conversazione senza filtri né scaletta di 2 ore, su temi come attivismo, social, ricerca artistica e libertà di parola.
Esce in 3 puntate sulle piattaforme audio e in un unico doc video su Youtube.
È uno dei progetti a cui tengo di più e voglio raccontarvelo ben bene nella prossima newsletter, però intanto, potete già ascoltarlo qui.
🙌 Pezzi belli belli
🍿 Ho visto i 40 peggiori film della storia. Il pezzo che avrei voluto scrivere io, damn
😱 La spiega definitiva di questa storia del giornalista infilato nella chat coi piani di guerra Usa
📚 Tu rispondi a 4 domande, il New York Times ti suggerisce un libro
🚀 Public Speaking. Alfabetizzazione AI. Growth. Le 15 skill richieste sul lavoro più in crescita nel 2025 (aka «quelle su cui dovremmo investire»), secondo LinkedIn
🤖 Magari è utile per prendere spunto: come realmente usano l’AI i programmatori
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🔥 «Almeno un giorno a settimana senza meeting». Le 2 regole di Steve Jobs per la produttività
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😪 «La noia non ti dice cosa devi cambiare, ma ti dice che c’è qualcosa da cambiare». Perché dobbiamo tornare ad annoiarci
🩷 Cosa significa essere in ostaggio di Hamas, raccontato da chi lo è stato
📚 L’hai letto?
Di cosa parla ✍️ Un manuale pieno di esempi sulla buona scrittura
Perché lo consiglio ✌️ Perché è uno di quei manuali scritti da Dio e di livello medio-avanzato
Un passaggio bello 📝 «Non scrivere “completamente onesto” quando basta “onesto”. Quando metti una parola che “intensifica” qualcosa, stai trasformando una dicotomia in una scala progressiva»
⚒ Tools
Per Social Media Manager (e video creator): il tool che riadatta i video da orizzontale a verticale, in automatico
«Quando valuti un lavoro, oltre allo stipendio, valuta tutto il pacchetto: network, crescita, serenità, ambiente». Oltre 40 frasi tra consigli carriera, personali e spunti per relazioni
Per organizzarvi le ferie, la lista di tutti i ponti di tutto il mondo
✍️ P.S.
Il link più cliccato della scorsa puntata è quello sul perché dovremmo tutti essere gentili con ChatGPT
E ciao!
Grazie! un esperienza condivisa apprezzatissima
complimentissimi per questo traguardo! Siamo 4 italiane expat che ti seguono da Chicago :) ps. nella newsletter di martedi ti menzioneremo per quel video stupendo di Eminem, grazie per la rec :) :)