Macciao!
Vi scrivo dalla Puglia, dove sono sceso per Pasqua.
In questi giorni è uscita una bella chiacchierata video che ho fatto con Giada Arena in cui racconto com’è la vita da giornalista freelance.
Negli ultimi mesi ho passato buona parte delle mie giornate a cercare di gestire processi e persone per l’organizzazione del Digital Journalism Fest. È un campo su cui ho ancora tantissimo da imparare, perché mi manca studio ed esperienza.
Anche qui ricevo spesso messaggi bellissimi da parte di persone che vogliono lanciare un loro progetto personale, che sia una newsletter, una testata editoriale, una società di eventi, e così via. E spesso non si sa da dove iniziare o come strutturarsi.
Perciò per questa puntata in collaborazione con Odoo abbiamo raccolto alcuni consigli, basati su dati, aneddoti e citazioni di autori che stimo, per provare a partire col piede giusto.
Partiamo!
Puntata in collaborazione con Odoo
🧠 1. Parti dal «perché»
Secondo Deloitte, le aziende guidate da uno scopo preciso registrano tassi di crescita 3 volte superiori alla media. Non è questione di marketing zuccheroso ma di sostanza: un progetto che sa perché esiste ispira fiducia e attira sostenitori.
Simon Sinek l’ha spiegato meglio di tutti in questo Ted Talk tra i più virali della storia:
«Le persone non comprano quello che fai, comprano il perché lo fai».
E definire lo scopo fin dal giorno zero orienta ogni decisione e motiva un eventuale micro-team anche nei momenti difficili.
📆 2. Usa la regola del 90-90-1
Una volta che hai l’idea, devi mettere in calendario la sua realizzazione (Tim Ferriss dice che «Se non è in agenda, non è reale»). Visto che gli americani hanno una regola per tutto, c’è questa di Robin Sharma, che si chiama la regola 90-90-1 consiglia:
«Per i prossimi 90 giorni, dedica i primi 90 minuti della tua giornata a 1 singola attività fondamentale per il tuo progetto».
📈 3. Prova a validare l’idea con dati reali
Non innamorarti dell’idea senza testarla (poi sì, se vuoi farlo comunque vai chi sono io per dirti di non farlo, sono quello che ha speso i suoi soldi per i coriandoli…).
Secondo un report di Cb Insights il 42% delle startup fallisce perché offre un prodotto o servizio di cui il mercato in realtà non ha bisogno.
Meglio scoprire subito se la tua soluzione interessa a qualcuno.
Un tentativo geniale e malefico lo fece Nick Swinmurn, fondatore dell’ecommerce di scarpe Zappos.
Prima di creare il suo vero sito, testò la domanda creando un finto e-commerce di scarpe (senza avere nessuna scorta in magazzino). Quando gli utenti cliccavano «Compra», non accadeva nulla; ma quell’esperimento gli fece capire quanti erano davvero disposti all’acquisto
Per dirla alla Seth Godin: «Non cercare clienti per i tuoi prodotti, cerca prodotti per i tuoi clienti».
🪂 4. Crea un MVP e lanciati
Bon, una volta che hai un’idea e un potenziale pubblico, parti. Non aspettare la versione perfetta del prodotto.
Nel 2007, Brian Chesky e Joe Gebbia trasformarono il loro appartamento di San Francisco in un bed-and-breakfast improvvisato. Acquistarono materassi gonfiabili, crearono un sito chiamato «AirBed & Breakfast», scattarono alcune foto del loro soggiorno e offrirono un posto letto a chi cercava sistemazione economica durante la Industrial Design Conference che si teneva in città. Risultato: 3 ospiti paganti in pochi giorni.
Così nacque Airbnb.
È il Minimum Viable Product, il prodotto minimo funzionante. Basato su velocità di esecuzione e minima spesa iniziale, ti permette di validare velocemente la domanda e raccogliere feedback per ottimizzare il prodotto.
«Se devi fallire, fallo subito, spendendo poco».
Nel digitale soprattutto, done is better than perfect.
🧜♀️ 5. Costruisci una community con una frase
Non so esattamente cosa significhi community, credo sia uno dei termini più abusati al mondo, ma mi piace dare questa definizione: una nicchia di persone con una stessa passione, esigenza o problema, che tu puoi in qualche modo servire.
Ecco, chiediti quale sia la tua nicchia e quale il tuo patto con l’utente. E sbattici la testa fino a quando non riesci a rispondere in una frase.
🤨 6. Completa questa frase (tostissima)
È di Josh Spector, ti costringe a sviluppare la tua idea e a metterla a fuoco:
«I want to get _______ by helping _______ get _______ without doing _______.»
È una formula che ti costringe a includere 3 elementi:
Un risultato che vuoi: («Voglio diventare un imprenditore della comunicazione…»)
Un valore aggiunto che vuoi dare a un gruppo di persone («… aiutando gli appassionati di fumetti a restare aggiornati sulle vicende di Topolino in una newsletter…»)
Una cosa che non vuoi fare («… senza chiedere soldi ai lettori stessi».)
Proposito fallimentare, lo so, ma è per darvi un idea.
🎯 7. Trova la killer feature, elimina il resto
Poco prima degli anni 10 un ragazzo di nome Kevin Systrom creò un’app dal nome Burbn (era appassionato del whisky Bourbon) con check-in geolocalizzati e mille funzioni. Si accorse però che gli utenti usavano quasi solo la condivisione di foto. In risposta, lui e il co-founder Mike Krieger eliminarono tutto il superfluo e concentrarono l’app sulle foto con filtri.
Fu così che nacque Instagram.
Tradotto. Molti successi nascono da fallimenti: ma perché nascano serve agilità nel rinunciare alle proprie intuizioni iniziali e volontà nel semplificare un bel po’.
🎯 8. Trovati uno sparring partner
Il 23% delle startup fallisce per problemi di team (conflitti, competenze errate, litigi)
Scegli partner che ti completino, non dei cloni di te stesso.
Hard skill diverse, visione comune.
Fai come Steve Jobs e Steve Wozniak: genio del marketing il primo, ingegnere il secondo.
🧑💻 9. Usa un software che poi dimentichi
«Non automatizzare ciò che puoi eliminare, non delegare ciò che puoi automatizzare». Ok, l’ha detta Tim Ferriss, ma vale lo stesso.
Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 54% delle PMI italiane ha migliorato almeno un processo grazie all’introduzione di software gestionali, ottenendo più controllo (83% dei casi) e meno errori (80%).
Perciò trovati il software invisibile, quello che lo usi, funziona e dimentichi che esiste.
📲 La piattaforma con +45 applicazioni
Contenuto in collaborazione con Odoo
Odoo è un software pensato per imprenditori e startupper alle prime armi che unisce più di 45 applicazioni per la gestione quotidiana di un’attività: CRM, fatturazione, email marketing, gestione dei progetti, creazione di siti web e molto altro.
Tutte le applicazioni sono integrate e centralizzate in un’unica piattaforma: l’obiettivo è aumentare la produttività, evitando perdite di tempo in attività ripetitive o nel copiare manualmente dati da un software all’altro.
Puoi scegliere le applicazioni che ti servono, ed aggiungerne man mano che la tua attività cresce. Se ne usi solo 1 è gratis a vita (hosting e supporto inclusi), se ne usi di più ci sono diversi piani di abbonamento.
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📚 Per Rivista Studio «Edoardo Prati è bravissimo a fare il cosplay dell’intellettuale». «Con la voce impostata, la dizione da vecchio teatrante gassmaniano, il riccio incolto, gli occhialetti da esistenzialista e i completi marroni che fanno un baffo ad Achille Occhetto, ha creato un personaggio – che sono sicura coincida anche con la persona – a prova di algoritmo»
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Un passaggio bello 📝 In effetti Becker era un malvivente americano di nuovo stampo, così deciso a migliorare la proppria vita e quella dei suoi famigliari che spesso, durante le perlustrazioni precedenti le rapine, sintonizzava l’autoradio sul programma della dottoressa Laura Schlessinger, consulente di autoaiuto.
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Tutti i font dei loghi più famosi del mondo. E prego
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Ma torniamo alle basi e impariamo a usare bene Note di Apple
✍️ P.S.
Il link più cliccato della scorsa puntata è quello su 10 campagne super creative (e non ufficiali) per cosa puoi fare con il nuovo ChatGPT
E Buona Pasqua!!!
Ciao Francesco, grazie per i consigli sempre utili. Credo che questa tua uscita faccia scopa con l'ultima puntata del podcast degli amici di @hackingcreativitypodcast in cui Federico ed Edoardo intervistano Luca Mastella di Learnn. La lascio qui se qualcuno volesse approfondire: https://open.spotify.com/episode/6rL6p4woasqyEX787n2tll?si=epwqIjsLSJasM7UYfdnz8w
Grazie Francesco, mi sono salvata questa tua newsletter, l’ho trovata davvero illuminante :)
Buone vacanze!