Ecciao!
Pronta/o per una settimana che spacca?
Come anticipato la scorsa settimana, da oggi e per tutto settembre Digital Journalism uscirà anche il lunedì! L’ho strutturata così:
👉 un approfondimento - spesso dedicato all’AI
👉 la rubrica Cool Creators
👉 la Whatsappata, spazio in cui chiederò un’opinione a persone interessanti
👉 Post belli belli, una versione più social dei Pezzi belli belli
👉 Post scriptum, uno spazio di dialogo con voi
Il tutto grazie al fantastico supporto editoriale di Giorgia Verna 👏
🎥 Per il resto, io sono tornato dalla mostra di Venezia, abbiamo registrato 4 nuove puntate del videopodcast Show Off. Secondo me la puntata che vi interessa di più è quella con Mattia Carzaniga, sul mestiere di giornalista culturale.
📅 Domenica sarò a Folgaria (TN) all’evento La foresta degli innovatori a parlare un po’ di giornalismo
📅 L’8 ottobre sarò a Bologna al festival di per parlare di questa newsletter. Vediamoci!
E ora, partiamo!
Qualche tempo fa mi sono imbattuto nel profilo Instagram di Karen X Cheng, regista che aiuta i famosi e i grandi brand a fare video social fighissimi. A giugno è stata scelta dalla rivista Cosmopolitan per creare la prima copertina con l’AI.
La Cheng ha utilizzato Dall-E 2, e ha documentato il processo di affinazione dei prompt (i comandi testuali per istruire il sistema di AI), dal primo tentativo fino all’output desiderato. Ho ripercorso i suoi passi per ricavarne i 4 consigli.
📸 1. Abbi già in mente l’immagine da realizzare
La Cheng credeva di avere le idee molto chiare quando ha presentato il progetto a Cosmopolitan: voleva una donna forte, determinata e che fosse un’astronauta. Coerente con la linea editoriale di «empowerment femminile» della rivista. Ci sta.
Il primo prompt è stato:
«Un'astronauta che cammina su Marte, arte digitale»
Dall-E 2 le ha mostrato una persona vestita da astronauta, sì, su uno sfondo rosso, certo, ma bidimensionale. Più grave? Non sembrava nemmeno una donna.
Di qui la Cheng impara la prima lezione: non basta una buona idea. Affinché il risultato sia il più simile possibile a quello che si vuole realizzare, bisogna avere bene in mente l’immagine finale.
❌ 2. Prova e correggi, prova e correggi
Dato il primo prompt, la Cheng ha aggiunto delle indicazioni per dare alla sua astronauta un’aria più femminile:
«Un'astronauta dal corpo femminile che cammina su Marte, arte digitale»
Risultato migliore. Lezione: il prompt è solo un punto di partenza: dopo quello bisogna correggerlo, modificarlo, affinarlo con tanta pazienza.
👩🎨 3. Permetti all’AI di sfruttare la tua creatività
Una volta raggiunto il prompt di base, la Cheng ha cominciato a esplorarlo sempre di più, ad arricchirlo di dettagli per ottenere un’immagine ancora migliore.
«Un astronauta dal corpo femminile che cammina su Marte verso la telecamera, arte digitale»
Ecco il risultato:
👀 4. Occhio ai dettagli
Quando scattiamo una fotografia siamo attenti al formato, alla luce, all’angolazione, alla posizione da cui viene scattata. Per quanto i risultati ottenuti sin ora dalla Cheng siano stupefacenti, e il prompt sembri il più corretto possibile, si rende conto che ha completamente tralasciato questi dettagli.
Dopo 8 ore di lavoro, ecco il prompt finale:
«Un'inquadratura grandangolare dal basso di un'astronauta con un corpo femminile atletico che cammina con spavalderia verso la telecamera su Marte in un universo infinito, arte digitale»
Notate quanti dettagli? Karen X Cheng cerca di inserire nel prompt ogni singolo aspetto della fotografia, anche l’attitudine con cui l’astronauta deve camminare verso la telecamera. Ed ecco il risultato!
La lezione che ne traggo è semplice: non dobbiamo avere paura di sperimentare con l’AI. Dobbiamo partire con un’idea chiara in mente e attraverso prove e correzioni, permettere alla nostra creatività (e a quella dell’AI) di sfornare foto che spostino il limite sempre un po’ più in là.
💡 Cool Creators
Chi è 👉 Luseeyalu, ballerina e attrice cinese trasferitasi in California
Che numeri ha 👉 1 mln su Instagram, 5,3 mln su TikTok
Cosa fa 👉 Tutorial per transizioni fighissime
Perché mi ha colpito 👉 Perché considera ogni suo post come un piccolo capolavoro, ma riesce a tenere la sua brand identity coerente
📲 Whatsappata
Ogni lunedì, una domanda a un esperto. Iniziamo con Stefano Feltri, autore della newsletter e del podcast
🙌 Post belli belli
🎼 Gli easter eggs di Taylor Swift e cos’è il genio nel marketing
🎮 Ma vi ricordate l’Amazon Fire Phone? Quei geni di The Verge ricordano «I 10 gadget peggiori che abbiamo provato»
🍚 Se ogni persona è un chicco di riso, quanti chicchi ci vogliono per rappresentare i malati di Covid? E i clienti di Mc Donald? Michael Jackson? Fantastiche opere d’arte che utilizzano chicchi di riso per visualizzare i numeri
🧠 «Non usare parole politiche vaghe». Ah, che bellezza questi insegnamenti
👨💻 Tutti buoni a parlare di quiet quitting. Parliamo del quiet firing
❤️ Ahhh, come giudicare meno gli altri
✍️ Post scriptum
🔗 Il link più cliccato della scorsa newsletter è stato quello sui 10 assurdi easter eggs nascosti nel tuo iPhone.
📩 Elena invece ha molto apprezzato l’emulatore di Windows: «Adoro la botta di nostalgia! Mi sono impallinata di prima mattina, che figata!»
E insomma, fatemi sapere se questa edizione del lunedì vi piace, quali rubriche vorreste e cosa non vi piace.
Noi ci rivediamo giovedì!
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Beh, come non adorare la doppia uscita di «Digital Journalism»? ❤️ Piccola considerazione personale: spero di non essere l'unico (ed in quel caso, perdonatemi), ma visto che di AI ne parla già... chiunque! Beh, se possibile, ridurre lo spazio dedicato a questo argomento o, perlomeno, scovare campi di utilizzo particolari... Spero di non essere l'unico, ma l'AI mi ha un po' stancato... 😅 Per il resto, fantastico come sempre 😉
Bellissimo il profilo della Cheng! Mi si é aperto un mondo! Grazie