👋 Buondì!
Credo che questa sia la newsletter scritta dal posto più prestigioso della storia delle newsletter: the Quirinal.
Sono venuto per un progetto che spero di fare nei prossimi mesi. Non so se si concretizzerà, ma già questi due giorni sono stati un’esperienza incredibile.
Tra le cose indimenticabili, vedere il Presidente nei momenti meno televisivi e pranzare nelle cucine del Quirinale assieme al capochef degli ultimi 4 Presidenti della Repubblica ascoltando i suoi racconti ❤️
Quanto cacchio è bello ‘sto lavoro
📆 Allora stamattina sono da Spotify a parlare per la prima volta di Closer, il podcast quotidiano che conduco con Will. Ascoltatelo e datemi feedback che ne ho bisogno.
E ora, partiamo, con le bellissime illustrazioni a cura di Yoonik, agenzia di talent e project management dedicata al mondo all’illustrazione e di Feduzzi, al secolo Federica Carioli, illustratrice e content creator che da questo mese produrrà una gif illustrata dedicata all’approfondimento di Digital Journalism.
Lo scorso ottobre sono stato in giro con dei fotografi tra Milano, Roma e Napoli per Italia Riflessa. È un progetto molto bello di Xiaomi in cui, sullo stile di Humans of New York, abbiamo fotografato, raccolto e scritto in una caption di 2k battute storie di persone. Trovate tutte le storie qui.
Personalmente la parte più divertente è stata quella in cui dovevo fermare le persone per strada, convincerle a parlare e poi raccogliere nel modo più delicato possibile le loro storie, che fossero di fallimenti, rinascite, rimorsi o rimpianti.
Ho imparato e cercato di seguire alcuni consigli che avevo letto, ve ne condivido un po’ alcuni qui!
1. Non chiedere mai un’«intervista»
La parola «intervista» suona impegnativa e istituzionale, spaventa persino chi ha voglia di parlare. Molto meglio una rassicurante «chiacchierata veloce» o le «due domande, giusto per scrivere il testo che accompagnerà la foto»
2. Il 90% delle persone accetterà di parlare di sé
Perché ogni volta che proviamo un’emozione, il primo istinto è quello di condividerla. Ps. Il 10%, ho scoperto a Roma, sono i preti
3. La prima domanda è quella che toglierai. Ma pure la più importante
È quella che serve a rompere il ghiaccio: inutile ma fondamentale per rassicurare la persona che non ha davanti un pazzo o qualcuno che vuole vendergli qualcosa.
👇 Es. con lei abbiamo iniziato a parlare del libro che stava cercando: Harry Potter 👇
4. Parti sempre dall’inizio
Spesso non sapevo nulla delle persone, perciò partivo sempre dalle origini. Da che famiglia vieni, vivi qui, ecc. ecc.
5. Segui una traccia cronologica. E quando annusi la storia, devia dalla traccia
La traccia cronologia aiuta sia me che l’intervistato a ragionare linearmente e non perdersi passaggi. E mi dà la libertà, quando trovo una possibile storia, di approfondire quel determinato momento della sua vita.
👇 Stefano per esempio è un musicista di strada. Stava ricostruendo la sua vita, il padre musicista, gli studi al Conservatorio, poi un periodo di depressione. E lì abbiamo iniziato ad approfondire quel capitolo della sua vita 👇
6. Occupati dei fatti, non delle emozioni
I primi lasceranno trasparire le seconde
7. Un piccolo dettaglio vale un’intera intervista debole
Il portinaio Gennaro, che lavora nello stesso palazzo napoletano da 35 anni, è il portinaio meno chiacchierone del mondo e legittimamente non aveva la minima voglia di parlarci.
👇 Ma, prima di iniziare a fare quello che fa da 35 anni, lavorava a Gardaland 👇
8. Mai sottovalutare le conseguenze dei superlativi
Specie per queste interviste veloci, si possono trovare spunti interessanti da approfondire con domande tipo: «Qual è stato il cliente più famoso che hai avuto?».
👇 Nel caso di Stellario, artista di Roma, Sandro Pertini ;) 👇
🧠 Come cambierà il giornalismo con l’AI?
Visto che spesso parliamo di AI, ho fatto un video su Come l’Ai potrà cambiare il giornalismo, ve lo lascio qui perché magari vi interessa!
🙌 Pezzi belli belli
📸 Cosa ci fanno 40 donne in posa in un palazzo senza finestre? Posano per la foto più venduta di sempre
🗣️ «Abbiamo dormito su file di sedie messe insieme», il racconto di Merav Raviv, ex ostaggio tornato in Israele
📚 I 30 libri da regalare a Natale consigliati da Vanity Fair: #3 «Abel» di Alessandro Baricco
🎬 25 film che vorrete rivedere ancora e ancora: #1 «I valori della famiglia Addams»
🚀 Un ascensore che ti porta nello spazio: ti basta scrollando verso l’alto
📲 La Cina ha provato ad allontanare i giovani dai social, ma sono gli anziani ad usare maggiormente Douyin (il TikTok cinese) per avere compagnia
📕 Qui invece i 10 migliori libri del 2023 scelti dal New York Times
👾 Perché l’AI salverà il mondo: #4 ogni scienziato avrà un assistente personale
⚒ Tools & How-to
LifeAt ti permette di creare la tua stanza personale per lo studio (ha anche il metodo del pomodoro)
I consigli perfetti per il viaggiatore: tutti i segreti e gli «how to» dal New York Times
Photomath è l’app che ti aiuta a risolvere i problemi di matematica (perché non c’era quando andavo a scuola io?)
Come usare CHATGPT nella vita di tutti i giorni: #4 «Mi aiuta a trovare le foto per i miei articoli»
Sfondi per iPhone, tantissimi sfondi per iPhone
💵 Work
Esse Magazine cerca un Video Editor
Il Post un Giornalista di Esteri
Starting Finance un Responsabile di Redazione
Uninettuno vuole un Social Media Specialist
Colourbook un Social Media Manager
Gruppo Calzedonia un Digital Communication Specialist
✍️ Post scriptum
Il link più cliccato della scorsa newsletter è sulle 40 foto pazzesche che hanno cambiato la moda
E con questa, io vi lascio, mi raccomando condividete Digital Journalism con l’Universo Mondo!
#6 "Occupati dei fatti": cosa hai mangiato nelle cucine del Quirinale?
Grazie per il bellissimo POST, da incorniciare. Il tuo elenco di regole sarà molto prezioso