Ma buongiorno!
Settimane incasinatissime.
Sto lavorando praticamente tutti i giorni per il Digital Journalism Fest, il mio festival che si terrà il 22 marzo 2025 a Milano. Stiamo incontrando i primi potenziali brand che vogliono diventare sponsor dell’evento e per me è una cosa nuovissima. La difficoltà: raccontare qualcosa che è all’edizione 0 e che per ora è solo nella tua testa.
Vuoi diventare uno dei brand sponsor del Digital Journalism Fest?
Scrivimi su francesco.oggiano@gmail.com che ti raccontiamo
(non è un pluralis maiestatis, davvero ci sono dietro persone molto più serie di me)
Anyway, ‘sta newsletter non mi annoia mai, ormai è il mio rituale del mercoledì sera.
Partiamo con un po’ di appuntamenti
📆 Questo venerdì sono a Udine a parlare di Giornalismo e social. Registratevi e vediamoci!
📺 Domenica sera sono su SkyTg24 nel nuovo programma di Chiara Piotto che si chiama «Connessi». Parleremo di un po’ di temi di questa newsletter
✍️ Lunedì 18 novembre alle 10 ci ritroviamo a parlare di Disinformazione a Milano con un po’ di bella gente. Registratevi qui!
Basta eventi, mo’ parliamo di cose serie
La notizia dell’ultim’ora è che The Guardian ha lasciato X.
Il quotidiano inglese non posterà più dai sui 80 account agli oltre 27 mln di follower, in polemica con «la diffusione di teorie cospirazioniste di estrema destra, il razzismo e l’uso della piattaforma per influenzare le recenti elezioni presidenziali americane».
Ma per qualcuno che se ne va, c’è qualcuno che entra a bomba.
Per questo Axios ha fatto la mappa dei nuovi media rilevanti nell’era Trump.
L’abbiamo visto: c’è chi ha parlato di podcast election, chi dell’influenza incredibile di alcuni intellettuali di destra popolarissimi su Youtube.
«Il rifiuto degli americani alle urne nei confronti del liberalismo soft va letto anche come un rifiuto alle forze mediatiche che lo sostenevano».
Negli ultimi 4 anni sono sorti nuovi media, «più potenti, più giovani e meno radicati a Washington di quelli del primo mandato di Trump».
Eccone alcuni da tenere d’occhio secondo Axios:
1. Gli Influencer di RFK Jr.
Sono tutte quelle celeb e influencer che hanno abbracciato la campagna online anti-Big Pharma del candidato RFK Jr. (poi ritiratosi a favore di Trump).
Tra loro, la fitness influencer Jillian Michaels, l'ex conduttrice di ESPN Sage Steele e l'ex pilota Danica Patrick. Sono loro che - parlando spesso di salute e in maniera scettica dei vaccini - hanno raggiunto un pubblico di donne e madri preziosissimo elettoralmente per Trump.
2. I guru di Youtube
Forse il più influente è Charlie Kirk, di cui avevo parlato qui. 2 mln di iscritti, opinion leader conservatore che si piazza con un banchetto fuori dai campus americani e «distrugge» le opinioni spesso poco informate dei ragazzi cosiddetti «woke».
3. Podcaster e streamer indipendenti
E vabbé, qui Trump gioca facile. Tra i nomi più famosi, Tucker Carlson (4 mln follower), Megyn Kelly (3 mln sul suo canale Youtube), Joe Rogan, Ben Shapiro e tanti altri.
4. Elon Musk e company
Come scrive Axios, «X continua a essere l'app di discussione sociale dominante in America, nonostante gli sforzi dei nuovi entranti come Threads e Truth Social, secondo i dati di Similarweb».
Ma anche «Substack ha recentemente raccolto fondi da molti investitori, tra cui il sostenitore dei media conservatori Omeed Malik».
5. Gli showman conservatori
«”Art of the Surge", una docuserie sulla campagna di Trump prodotta dalla società di media di Carlson, è stato lo show più acquistato su Apple TV lo scorso fine settimana.
Il documentario del Daily Wire "Am I Racist?" è stato il documentario con il maggiore incasso al botteghino statunitense negli ultimi sei anni.
6. Un paio di testate
Il primo è The New York Post, che è stato uno dei 2 quotidiani Usa che hanno endorsato Donald Trump.
La seconda è Fox News, la rete che ha ospitato Trump 20 volte tra agosto e novembre.
💸 Follow the money
Finora, scrive Axios, finora questi media hanno monetizzato in maniera underground: senza grandi investimenti dei tradizionali brand Usa, ma piuttosto grazie agli abbonamenti diretti dei fan e agli inserzionisti meno conosciuti, come produttori di caffè, integratori e fintech emergenti.
Ma nei prossimi mesi gli investitori istituzionali potrebbero considerare di spostare parte dei loro investimenti nei cosiddetti media MAGA.
La mappa dei bar per lavorare a Bologna
Ampliamo la lista e dopo quella di Milano ecco la lista dei bar da cui poter lavorare a Bologna!
Come alcuni di voi già sanno, adoro lavorare e scrivere dai bar, per questo ho deciso di iniziare a raggruppare i posti da cui poter lavorare nelle principali città italiane: oggi tocca a Bologna.
Si tratta di un link Google Maps che potete visitare da qualsiasi dispositivo ogni volta che siete in giro per la città alla ricerca di un posto da cui lavorare col vostro pc.
In totale ci sono 18 posti: alcuni li ho provati personalmente, altri me li avete consigliati voi su LinkedIn, altri ancora li ho trovati online; ovviamente non è definitiva ma solo un punto di partenza.
Quindi, se avete qualche posto da suggerire, scrivetemelo così li aggiungo. Intanto, puoi vedere quelli già selezionati qui 👇
🙌 Pezzi belli belli
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🤔 Ma alla fine, le proteste di massa di sto decennio hanno portato a qualcosa di concreto?
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📚 L’hai letto?
Di cosa parla ✍️ La storia del razzismo in America attraverso la storia di Gee’s Bend, cittadina in Alabama dove sta per arrivare il traghetto
Perché lo consiglio ✌️ Perchè Moehringer, quello di Open di Agassi, è uno dei miei autori preferiti, e con questo libro ci ha vinto il Pulitzer. Perché come trova le storie lui, pochi altri
Un passaggio bello 📝 «Le lapidi sono tutte un po’ storte, di qua o di là, come i denti guasti della Terra»
⚒ Tools
Dal testo alle immagini come «Midjourney», ma su Canva (lo hanno appena lanciato)
«Qual è l’emozione più evidente che stai provando?» e altre 24 domande per maturare consapevolezza emotiva
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✍️ Q&A
Il link più cliccato della scorsa settimana è il pezzo di Vox che fa alcune previsioni sul futuro del mondo con la seconda presidenza di Trump
Daje, a giovedì prossimo!
Grazie, as usual ;) Bellissimo consiglio di lettura, così come in luoghi dove lavorare a Bologna! 👏 Ma per assistere al tuo Festival di marzo prossimo, quando possiamo registrarci? O mi sono persa qualche pezzo? 👀
Il backstage dei tweet di Trump li immaginavo proprio così 😤