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Hai mai pensato alla trappola del pubblico?
Come un influencer vegano è finito a mangiare tutto quello che poteva su Youtube
Ciao!
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E adesso, partiamo!!
«Nicholas Perry aveva 24 anni e voleva diventare grande su internet». Nel 2016 iniziò a postare video Youtube in cui suonava il violino ed esaltava il veganesimo. Non ottenne niente. Un anno dopo, parlando di problemi di salute, aveva abbandonato il veganesimo. Potendo mangiare tutto, ha iniziato a caricare video di se stesso che parlava col pubblico mentre mangiava piatti di varia natura.
Nicholas ha iniziato a notare che le views iniziavano a crescere. Il pubblico gli chiedeva sempre più di mangiare, piatti diversi e più grandi. Iniziò una sfida: quanto poteva arrivare a mangiare Nicholas? Presto i suoi video si sono trasformati in enormi abbuffate al limite fisico.
Nel giro di cinque anni, Nicholas ha ottenuto 6 milioni di iscritti ed «è ha realizzato il suo desiderio di essere grande online. Ma è diventato grande in modi che non aveva previsto».
La storia è stata raccontata benissimo da Prism, per parlare dei pericoli dell’audience.
«La ricerca di un pubblico è una forza irresistibile nel mondo degli influencer, perché non è solo un processo conscio, ma anche inconscio. Implica la sostituzione graduale e inconsapevole dell'identità di una persona con una creata su misura per il pubblico».
Nella vita normale, spiega Prism, sviluppiamo la nostra personalità immaginando noi stessi attraverso gli occhi degli altri. «In parole povere, per essere qualcuno, abbiamo bisogno di qualcuno per cui essere qualcuno».
Qualcuno parla di «Fenomeno Michelangelo»: due amanti che si preoccupano sinceramente di ciò che l’uno pensa dell'altro, nel corso del tempo finiranno per assomigliare all'ideale originale del loro partner.
In sé è una cosa bellissima. Ma adesso - con l’esplosione dei social - ognuno di noi ha un pubblico, tanti occhi su cui modellarsi, e non vive più solo tra coloro che conosce bene. «Ora siamo costretti a modellare e raffinare la nostra personalità in base a tantissimi occhi di estranei. E questa processo sta influenzando il processo attraverso il quale sviluppiamo le nostre identità».
«Quando gli influencer analizzano il feedback del pubblico, spesso scoprono che il loro comportamento più stravagante riceve la massima attenzione e approvazione, il che li porta a ricalibrare la propria personalità in base a segnali sociali molto più estremi di quelli che riceverebbero nella vita reale. Così facendo, esagerano le sfaccettature più idiosincratiche della loro personalità, diventando rozze caricature di se stessi».
Man mano che la caricatura diventa sempre più preponderante, il personaggio eclissa la persona.
E il personaggio si radicalizza. Un’altra vittima del pubblico è Maajid Nawaz. Ex analista antiterrorismo piuttosto credibile, durante il Covid ha pubblicato una teoria complottista sul Covid ed è esploso su Twitter grazie a nuovi follower scettivi. Dopo essere stato licenziato, ha iniziato a pubblicare sempre più teorie complottiste, evocando eugenetica nazista, rituali satanici e il solito Bilderberg.
Insomma, il pericolo di essere risucchiati dal pubblico ci sarà sempre di più, per tutti. L’antidoto per Prism è quello di prendere come riferimento del proprio pubblico persone che si stimano, ragionevoli e di mentalità aperta.
E soprattutto di ricordarsi che «quando diventi quello che il tuo pubblico si aspetta a scapito di quello che sei, l'affetto che ricevi non è destinato a te ma al personaggio che stai interpretando. Un personaggio di cui alla fine ti stancherai».
🚨 NEW 🚨 La domanda della settimana
FROM: Silvia, fotografa, 45 anni
SUBJECT: Come ti organizzi?
Come fai a non saltare la newsletter e risparmiare tempo per scriverla?
RE: Come ti organizzi?
Ogni settimana fisso nel Google Calendar uno slot di almeno 2 ore il mercoledì mattina (che regolarmente rinvio, però intanto so che è lì e fa parte della mia routine).
Poi mi aiuta un sacco Pocket: durante la settimana, quando leggo spunti, li salvo lì taggandoli. Il mercoledì non mi resta che recuperarli e poi dedicarmi all'approfondimento.
Provato!
Esprimete pure le vostre curiosità rispondendo direttamente a questa mail!
🙌 Pezzi belli belli
🎮 Quei geni di The Verge ricordano «I 10 gadget peggiori che abbiamo provato». C’è pure l’Amazon fire phone.
📺 Massì, le 100 serie migliori del secolo.
📲 Riflessione con cui non sono totalmente d’accordo, ma molto interessante. «Come l’algoritmo ha ucciso il giornalismo».
🥲 Il giorno che il buon internet morì. Ma chi si ricorda Google Reader?
👨💻 Tutti parlano di quiet quitting. Ma parliamo pure del quiet firing.
⚒ Tools & How-to
Yep, puoi usare in maniera molto furba i colori del tuo Google Calendar.
Editiamo al volo i maledetti Pdf.
Ma qui la domanda: come spendi le ultime 5 ore della giornata?
Diffchecker ti fa confrontare due testi per vedere quanto sono copiati.
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E daje.
A giovedì prossimo!
Hai mai pensato alla trappola del pubblico?
Riflessione molto interessante (quella sul pubblico)! Grazie Francesco.