E buongiorno!
Visto che tutto il Paese parla di Sanremo, ho deciso di ripubblicare un bel backstage su com’è la settimana tipo dei giornalisti inviati a Sanremo, a cura di Filippo Ferrari, editor di Rolling Stone e veterano del Festival.
Perciò, iniziamo!
🏨 Se non hai un pass, entra negli hotel
A Sanremo gli hotel sembrano usciti dai film degli anni 60. Si chiamano Des Anglais, Miramare, Londra, Roma, Royal: costruzioni di fine ‘800 - inizio ‘900 dove alloggiano gli artisti, tutti affacciati sul mare.
Gli hotel sono i place to be di chi non ha un pass. Entri, ti siedi e prima o poi qualcuno passa. A volte ci alloggiano pure i giornalisti, perlomeno quelli che hanno alle spalle una casa editrice che se lo può permettere. Spesso finiscono in stanza doppia con un collega, come alle medie. Ma vuoi mettere la colazione a buffet?
🏚 I bilocali costano sui 300€ a notte
Molti altri optano per affittare case: ci si divide l’affitto per due, tre, quattro. Decisamente più economico. Io sono in una casa (da solo, incredibile) che ha tutto quello che mi serve: è vicina all’Ariston e ha un letto. L’unica cosa è che è all’ultimo piano di una palazzina di sei e che mi devo sparare più di 100 scalini a salire e 100 a scendere.
Prezzi: sui 2.000 € per un bilocale per 6 notti. Come cantava Madonna: Everybody comes to Hollywood. A questa spesa bisogna aggiungere colazione, pranzo e cena fuori. Sanremo non è Milano, grazie a Dio, ma stando bassi 50 € al giorno li spendi. God Bless rimborsi spese.
📰 Ore 11: inizio in sala stampa
La sala stampa è il fulcro: qui ascoltiamo le conferenze al mattino e seguiamo la diretta del Festival la sera. Le attività ufficiali partono intorno alle 11. Prima parla qualche cantante, ma il clou è intorno alle 12, quando prende parola Amadeus, il direttore di Rai 1, i co-conduttori. I giornalisti fanno domande sullo share, sugli ospiti, sulle polemiche.
🚶Pomeriggio: 25k passi al giorno
Finito il giro in sala stampa, fai la trottola tra il Casinò e gli hotel dove risiedono gli artisti e le ville dove risiedono gli artisti che hanno un budget più alto. Ti sposti a piedi. A ieri il mio contapassi segnava 25.300 passi, tutti battuti sulle stesse tratte: Casinò di Sanremo - Hotel Miramare: 850 metri. Casinò - Hotel Londra, 800 metri. Casinò - Hotel Royal 450 metri.
🎤 Lo show è per le strade
Il festival è all’Ariston, ma lo show è per strada. Sempre presenti gli imitatori di Liza Minelli, Pavarotti, Mina (anche se da sempre sostengo la signora somigli più a Iva Zanicchi); concorsi canori nei negozi, postazioni radio di emittenti mai sentite e con nomi tipo SELFIE, HAPPY e sì, in generale gente che canta dappertutto. Principalmente i successi di Sanremo.
🎉 Ci sono tre «feste» di cui si parla
La sera torniamo in sala stampa, questa volta fino alle 2. Dopo, è il momento degli sgasoni.
Dicesi sgasoni: categoria di lavoratori dello spettacolo che riescono ad avere una vita notturna rimanendo presentabili il giorno successivo. Una volta pensavo di fare parte del gruppo, crescendo ho capito di aver rovinosamente fallito.
Tra le loro principali argomentazioni: il party post Festival. Vieni alla festa di Elodie? Passi a quella di Radio Italia? Non dirmi che non sei stato all’evento di Spotify!. A inaugurare la settimana delle feste è TV Sorrisi e Canzoni, col party di domenica sera. Il giorno dopo quest’anno è stata la volta del party di Vanity Fair, con tutti i cantanti in gara «tranne Ultimo e pochi altri». Tra gli eventi di cui si sente parlare quest’anno c’è il Lido Mengoni, che è uno spazio a cui si accede presumo su invito e dove succedono cose.
🔚 Lavori 15 ore al giorno
Sembra tutto divertente, e per carità, sono conscio che la miniera sia peggio. In media si lavora 15 ore al giorno.
Alla terza diretta anche i migliori cominciano a vacillare. Alla quarta pensi che non ce la farai. Il mantra è: basta superare la serata dei duetti. Se superi quella è tutto in discesa.
Poi c’è la finale, i vincitori, la conferenza stampa dei vincitori, alle due e mezza del mattino. Pare che dopo ci sia una festa fino a notte fonda, stavolta organizzata da Spotify. Voi siete matti.
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