E buongiorno!
Sono giorni un po’ pesi ma belli, in cui sto facendo un po’ di progettazione su due versanti: video long form per Youtube e il Digital Journalism Fest, un festival a Milano in cui parlare del futuro della comunicazione.
Sto cercando un Project manager di Eventi, un freelance che possa aiutarmi a tenere le fila dell’evento. Se avete suggerimenti scrivetemi!
E ora, iniziamo!
Il 16 settembre Sean Combs, personaggio cardine della storia dell’hip-hop col nome d’arte P. Diddy, 800 mln $ di patrimonio è stato arrestato dalla polizia di New York con le accuse - tra le altre - di traffico di prostituzione, violenze e stupri.
Da allora è detenuto in un carcere di Brooklyn.
Si dichiara innocente e rischia l’ergastolo.
È l’oggetto di tre ondate di accuse.
4 donne, novembre 2023
6 donne, marzo-settembre 2024
100 persone tra donne e uomini, ottobre 2024
Le accuse sempre le stesse: maltrattamenti, violenze e stupri.
La finestra temporale a cui si riferiscono: dal 1991 al 2024.
Per le cose da sapere sul caso Diddy io vi rimando qui.
Per l’atto d’accusa di 14 pagine qui.
Fin qui le cose da sapere sul caso Diddy
Ora passiamo a quelle da NON sapere
Il caso Diddy è di quelli perfetti per la misinformazione visti i suoi ingredienti: star system, festini, violenza, ville, rapper, faide, politica. Già nelle prime ore dalla notizia dell’arresto, alla cronaca giudiziaria (e spesso ai suoi principi deontologici) si è affiancato un soufflè fatto di mezze verità, strumentalizzazioni, proiezioni e fake news.
Prendiamone alcune, una per ciascuna categoria di misinformazione.
🎸 AI 👉 La canzone-denuncia di Bieber
Nei giorni successivi all’arresto diventa virale una canzone attribuita a Justin Bieber, popstar contrattualizzata da Diddy ad appena 15 anni. Il testo fa riferimento alle accuse di abusi sessuali che sarebbero avvenuti nelle ville di Combs: «Mi sono perso a una festa di Diddy… Volevo una Ferrari, ma ho perso l’anima».
La canzone viene riutilizzata in oltre 4.500 video su TikTok. Diversi esperti confermand alla CBS News che si tratta di un audio dalla qualità pazzesca creato con l’AI.
Bieber, che sui social viene visto come un ostaggio di Diddy, ha continuato a frequentare il rapper e produttore fino ai giorni nostri, senza mai esprimersi sul caso.
☠️ Complottismo 👉 Le morti associate a Diddy
Pochi giorni dopo nascono le teorie complottiste che accostano Diddy attorno alle morti di alcuni personaggi della musica, colpevoli di «sapere troppo» sulle feste del rapper.
Michael Jackson, deceduto nel 2010
Aaliyah, cantante scomparsa nel 2001 in seguito a un incidente aereo
Lisa Lopes, morta nel 2002 in un incidente d’auto
Le teorie nascono da una canzone «She Knows» del J.Cole: «L’unica cosa negativa delle stelle è che bruciano. Riposa in pace Aaliyah. Riposa in pace Left Eye. Michael Jackson, ci vediamo non appena muoio».
🧴 Dettagli di colore 👉 L’olio per bambini
C’è poi il colore. Come scrive Vox «uno dei dettagli più strani nell'atto di accusa di Combs è che le autorità affermano di aver sequestrato durante le perquisizioni a casa di Diddy "più di 1.000 bottiglie di olio per bambini e lubrificante”».
I procuratori affermano che l'olio era destinato alle esibizioni sessuali che si tenevano e anche Ventura (la prima accusatrice di Diddy, ndr) ha affermato nella sua causa che le era stato detto di versarsi addosso quantità "enormi" di olio.
Possedere olio per bambini non è un reato, e l'intera questione dell'olio non ha molta importanza», continua Vox.
«Ma un'incriminazione federale di una figura pubblica come Combs è fatta per essere letta, e non è insolito che i procuratori includano dettagli che sanno sconvolgeranno le persone e faranno notizia. L'olio per bambini ha funzionato».
🤦♂️ Strumentalizzazione politica 👉 L’amicizia con Harris
Il caso viene poi cavalcato dai repubblicani, ansiosi di collegare i leader democratici alle condotte di cui è accusato Diddy.
Il punto è che i democratici sono storicamente più vicini dei repubblicani al mondo dell’entertainment, che sia la Hollywood di George Clooney, il pop di Taylor Swift o il rap di Jay Z. Per i repubblicani sostenere che il mondo dell’entertainment è corrotto equivale a sostenere che i democratici sono corrotti.
Da novembre i siti e gli account sostenitori di Donald Trump condividono teorie complottiste attorno ai legami tra Diddy, Epstein e i leader dem, e una serie di fotomontaggi che raffigurerebbero Kamala Harris alle feste di Diddy.
Come ha scritto Le Monde, a marzo - dopo le prime perquisizioni a casa di Diddy - la Tv repubblicana Fox News titola descrivendo la star «una sostenitrice prolifica dei democratici». C’è un intero articolo di Fox in cui si elencano le amicizie politiche di Diddy, senza nominare neanche una volta uno dei suoi più grandi amici: Donald Trump.
In estate si diffondono fotomontaggi che associano Harris al rapper. Un’immagine viene ripresa dall’account dello stesso Trump, con la didascalia: «Signora vicepresidente, è mai stata coinvolta in una delle feste di Puff Daddy?».
Mitica la risposta dell’ex cestista Rex Chapman, che ha condiviso una decina di foto che ritraggono Diddy con… Trump. «Queste invece sono vere…».
🚨 Perché ci importa
I temi sottostanti al caso sono tra i più delicati che possiamo mai trattare e leggere: reati gravissimi, tutela delle accusatrici, visione del ruolo femminile.
La cosa peggiore che può succedere è che attorno alla ricerca dei fatti si formi un impasto di notizie vere e notizie false, di ricostruzioni rigorose e di illazioni, di resoconti giudiziari e performance strumentali.
Un miscuglio malmoso che rendere sempre più difficile distinguere il vero dal falso, e che rischia di allontanare - più che avvicinare - i lettori da temi importantissimi e sacrosanti.
📍 La mappa AGGIORNATA dei bar per lavorare a Milano!
E rieccoci! Due settimane fa ho creato questa mappa con un po' di luoghi utili per lavorare a Milano. Nei commenti avete inserito tantissimi spunti e suggerimenti che, dopo qualche ricerca, ho selezionato e aggiunto alla lista.
È una mappa di Google che potete aprire dal vostro telefono e consultare ogni volta che siete in giro per la città alla ricerca di un posto da cui lavorare col vostro Mac.
🚨 (spoiler) sto già lavorando alle mappe di altre città.
La prossima città sarà Bologna
Perciò se avete suggerimenti, rispondetemi a questa mail!
🙌 Pezzi belli belli
🧠 Perché condividiamo cose sui social spiegato con un’infografica, e da un punto di vista psicologico
🖼️ E se il selfie non fosse una foto ma un testo per descriverci, ecco come le persone si «fotograferebbero»
💼 C’è stato un momento, nel 1945, in cui il «lavoro» sembrava più importante della «famiglia», se consideriamo il numero di volte in cui le parole sono state citate nei libri secondo Google
📲 Rispondendo a queste domande puoi capire se tuo figlio passa troppo tempo davanti al telefono
🗞️ Una delle spiegazioni più complete che ho trovato su cos’è Al-Jazeera
🔥 Steve Jobs che nel 1983 parla di come si immagina il MacBook è l’emblema di cosa significa avere un obiettivo, e perseguirlo a ogni costo
🔍 E insomma c’è questa ragazza che ha analizzato tutti i messaggi scambiati col suo ex-ragazzo durante la relazione
💍 Dal trend dei divorzi al nuovo trend dei «vabbè però torniamo insieme?», spiegato
📚 L’hai letto?
Di cosa parla ✍️ La storia di Justine Sacco, e di come sui social abbiamo fatto ritornare la gogna medievale
Perché lo consiglio ✌️ È IL libro sulle gogne mediatiche, quello che prima di tutti ha previsto i pericoli della rete
Un passaggio bello 📝 «Il concetto di follia di gruppo è stato definito da un medico francese dell’Ottocento: gli esseri umani perdono il controllo quando si trovano in una folla. Il libero arbitrio evapora. Subentra una follia contagiosa, una completa perdita di inibizioni. Non riusciamo a fermarci, così scateniamo rivolte, oppure facciamo allegramente a pezzi Justine Sacco».
⚒ Tools
Tutti i modi per scrivere in maniera più comoda da un telefono, quando non hai il pc
Un foglio bianco su cui scrivere, senza creare account o lasciare dati
Le 3S che usa Apple per aiutare le persone a essere più produttive, evitando il burnout
I 10 libri più iconici degli anni ‘90
✍️ Q&A
Il link più cliccato della scorsa settimana è questo video che in 7 minuti spiega l’esercizio pratico per progettare la vita che desideri
A giovedì!
Bellissima l’idea della mappa peccato che ho chiuso il mio Lounge Bar e Caffetteria di Bologna 10 anni fa… dove il wi-fi era disponibile… Comunque le idee buone vanno sempre premiate Ottimo Lavoro e trovo interessantissima questa newsletter
Aspettiamo con ansia la mappa di Torino!