Ecciao! Spero che abbiate iniziato bene questo 2024.
Io ho fatto i miei buoni propositi: e c’è pure far crescere questo spazio qui, che sta iniziando a ricevere interesse anche da diverse realtà.
Questa puntata è supportato da Notion! È un programma che uso ogni giorno per creare progetti - da anni e tempi non sospetti - e vederlo oggi in questa newsletter mi fa parecchio piacere 🎉
Ovviamente, se avete suggerimenti per migliorare per favore inviatemi un'email, saranno più che apprezzati
E ora, con una fantastica illustrazione di Yoonik, agenzia di talent e project management dedicata al mondo dell'illustrazione, e della sua artista Feduzzi - iniziamo l'anno!
La questione nasce dal solito canovaccio: notizia riguardante due dei personaggi più noti in Italia 👉 massiccia copertura mediatica (sia specializzata che generalista) 👉 dibattito interno alle testate stesse 👉 controllata con critiche da parte degli stessi protagonisti ("Non scrivete di noi").
👩❤️👨 Quanto spettegoliamo?
Prendiamola alla larga: tutti noi spettegoliamo.
Uno studio osservazionale di molti anni fa ha osservato 467 soggetti che conversavano tra loro: passavano il 55% (i maschi) e il 67% del tempo (le femmine) a discutere di affari altrui.
Non c'è niente di male: un'analisi successiva ha rilevato che:
il 75% dei pettegolezzi avevano tono o giudizio neutro;
il 15% aveva un tono negativo;
il 9% positivo.
🐒 Perché ci interessano la vita degli altri
Per tanti motivi.
Diversi studi hanno sostenuto che il pettegolezzo ci ha aiutato a sopravvivere.
Lo psicologo evoluzionista Robin Dunbar ha definito il pettegolezzo come un'evoluzione naturale del grooming che facevano i nostri antenati. Invece di pulirci le spalle a vicenda, ci scambiamo informazioni rilevanti sulla vita della comunità per creare legami.
Rispetto ai nostri antenati, siamo molto più socievoli. La nostra rete di conoscenze aumenta sempre di più e non possiamo osservarla da soli. Pertanto ci affidiamo ad altre persone per ottenere informazioni sugli altri.
Altri studiosi hanno definito il gossip come una prova di apprendimento culturale. Attraverso di esso, otteniamo esempi di ciò che è socialmente accettabile e ciò che non lo è.
✍️ L’importanza dell’entertainment
Uno dei libri che sto leggendo è «Pop Culture, Politics, and the News: Entertainment Journalism in the Polarized Media Landscape», di Joel Penney.
Penney argomenta come l’entertainment journalism sia ormai fondamentale per capire i cambiamenti nel mondo quanto altri tipi di giornalismo considerati «alti».
Prendi la premiazione dei Golden Globe: avrai almeno 5 titoli con 5 tagli politici diversi
Perché le vicende del mondo dell’intrattenimento - da Hollywood ai videogames alla celeb culture - s’intrecciano sempre più con le vicende del mondo della politica e dell’attivismo: dal coming out della tennista Billie Jean King negli anni in cui le questioni Lgbtq+ erano snobbate dai giornali tradizionali alla rivelazione di sieropositività dell’attore Rock Hudson, fino all’involontaria eppure capillarissima divulgazione politica del programma «Oprah Winfrey Show».
In sostanza
«La notizia di spettacolo, piuttosto che una fuga dal dibattito pubblico, è diventata uno dei suoi elementi chiave»
❓ La vera domanda
La storia in questo caso c’è tutta. Ci sono di mezzo celeb culture, politica, antitrust, procura, 29 milioni di persone.
Capite dove voglio arrivare?
La vera domanda non è SE parlare dei Ferragni
Ma COME parlarne
Credo che per anni uno dei difetti della stampa italiana (e dei giornalisti italiani) sia stato un velato snobismo nei confronti del giornalismo di gossip e di entertainment. Che ha avuto come conseguenza un minore rigore giornalistico nel trattamento di certi temi.
È come se nelle redazioni ci fosse stato un patto sottinteso: l’accuratezza che ci dobbiamo mettere a scrivere questa storia è proporzionale alla gravità della storia stessa. Se è una guerra, mettiamocela tutta. Se è gossip, anche meno.
Il risultato - e io ovviamente non mi tiro fuori - sono stati spesso articoli posticci, contenuti acchiappalike, pratiche clickbait, titoli sensazionalistici, retroscena inventati e soprattutto informazioni non verificate.
📲 Rompiamo lo specchio
Il giornalismo di questo tipo - quello fatto bene - sarà sempre importante.
Perché sarà l’unico antidoto all’autonarrazione di massa di persone sempre più influenti.
Perché, come ha scritto Massimo Gramellini «l'auto-narrazione, in cui si decide cosa dire e mostrare di sé, è sempre una forma di auto-inganno. Nei profili social, ogni persona filtra la propria vita per apparire non solo più bella, ma migliore e, paradossalmente, più vera: fragile o forte, a seconda dei casi.
La frase o la foto rubata è un tentativo di rompere lo specchio e vedere finalmente di più dell'altro».
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🙌 Bellissimi pezzi
🚝 La storia pazzesca della voce della metropolitana di New York, che oggi si chiama Ms. Wagenblast
🎬 I 32 film più attesi del 2024.
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🍷 Alcuni consigli per il vostro Dry january
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🤔 14 previsioni sul 2024 del mio amato Casey Newton. Oh, per lui i Thread supereranno Twitter
🛳️ Vendono tutti i loro averi per fare una crociera di 3 anni: ma il viaggio viene annullato all'ultimo minuto e perdono tutto.
🎄 E anche quest'anno abbiamo visto Una poltrona per due. Gli psicologi ci spiegano perché amiamo così tanto (ri)guardare i film di Natale.
⚒ Strumenti e modalità di utilizzo.
Un display e-paper che si sincronizza con il vostro account Google: per tenere sempre sotto controllo il vostro calendario
Non sapete cosa ascoltare? Tipa il tuo cantante preferito in questa mappa interattiva e ti suggerirà tutti gli artisti che potrebbero interessarti.
Come far durare un'amicizia a distanza: #2 "Create il vostro rituale. Vi permetterà di distruggere le barriere che vi separano".
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💵 Lavoro
Torcha cerca un Social media manager.
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Il Gruppo Maggioli un Capo redattore.
✍️ Post Scriptum
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E con questa vi lascio e ci sentiamo giovedì!
Newsletter bella bella, come al solito ❤️ Una domanda: come mai i titoli delle sezioni sono state “tradotte“? 😅 Tipo: “Tools & How To” è diventato “Strumenti e modalità di utilizzo”... 🤔