Buongiorno ancora dalla Puglia!
Prima che mi dimentichi, nello scorso numero c’era un link sbagliato, eccovelo giusto: 🤪 «Ricorda che non ti spetta niente». 11 approcci per essere felici.
Bene, e ora cominciamo!
Zach Seward è co-fondatore del bellissimo Quartz e tre mesi fra è stato nominato direttore editoriale delle iniziative AI del New York Times: si occuperò di gestire l’ingresso dell’AI nella redazione nel modo più efficace possibile per i giornalisti e i lettori. Uno che di nuove tecnologie applicate al giornalismo se ne intende, ecco. Ha appena tenuto uno speech parecchio interessante al festival South by Southwest in cui ha raccontato un po’ la sua visione.
E lo ha fatto citando alcuni casi di uso dell’AI nelle redazioni mondiali. Passiamoli in rassegna, dal più orribile al più efficace. Via!
1) Bad 😪 La saga di Star Wars stravolta
Gizmodo, sito tech, ha iniziato a sperimentare la scrittura tramite AI con un contenuto non proprio originalissimo: la timeline completa della serie di Star Wars. Il Large language model usato ha sbagliato tutte le date, scatenando i fan della saga.
Dopo la shitstorm, l’editore ha preferito usare l’AI per produrre migliaia di raccomandazioni di prodotti sul suo sito The Inventory: articoletti che propongono sconti su prodotti come libri e olio per capelli. Avanguardia pura, direbbe Miranda.
2) Very bad 👿 I consigli finanziari di Cnet
Lo scorso gennaio si è scoperto che il sito tech CNET pubblicava consigli economici e finanziari generati da un LLM (tipo ChatGPT).
Non solo gli articoli erano pieni di allucinazioni (errori, dai), non solo erano copiati da altre fonti, ma non venivano neanche segnalati come frutto dell’AI: apparivano come «scritti dallo staff di CNET Money».
La produzione di tanti contenuti mediocri non era peraltro fatta per offrire un servizio ai lettori. I link segnalati nei consigli (es. Come e dove aprire un conto bancario) erano prodotto di affiliation marketing (Cnet guadagnava su ogni clic).
3) Very very bad 🤥 Le recensioni fake di Sports Illustrated
Sport Illustrated è stato scoperto a fare qualcosa di simile: recensioni di prodotti sportivi pubblicate in massa dall’AI. Rispetto a Cnet, ha fatto qualcosa di ancora più cringe.
Gli articoli risultavano scritti da giornalisti che apparivano con la firma e con tanto di foto personale. Bene: i loro nomi erano inventati e persino le loro foto erano state prese da un sito di immagini stock.
4) Good 😁 L’inchiesta sui paradisi fiscali
Nel 2019 Quartz si ritrovò a lavorare a un’inchiesta basata su più di 200 mila documenti di studi legali specializzati in paradisi fiscali. Con alcuni colleghi Zach creò uno strumento che analizzasse quei documenti ed estraesse dati significativi. Nacque così l’inchiesta Mauritius Leaks.
5) Wow 🤗 I pozzi trovati con l’AI
Il Texas Observer e The Grist stavano lavorando a un’inchiesta per identificare le migliaia di pozzi petroliferi abbandonati tra il Texas e il New Mexico. Da soli ne avevano trovato già 6 mila, ma avevano bisogno di un qualche tipo di automazione per trovare gli altri. Così hanno creato dei modelli statistici per individuare pattern simili e hanno localizzato altri 12 mila pozzi abbandonati.
6) Awesome! 😇 Gli aerei spia di BuzzFeed News
Problema: come verificare la presenza di aerei spia sopra gli Stati Uniti? Diciamo che gli aerei si spostano da un punto A a un punto B. Quando girano intorno a un'area più e più volte (al netto delle manovre fatte in attesa di atterraggio) è probabile che siano in volo solo per spiare.
E così alcuni giornalisti BuzzFeed News raccolgono migliaia di schemi di volo pubblici di aerei che negli ultimi anni hanno sorvolato gli Usa. Quindi generano migliaia di immagini di quelle traiettori. Quindi chiedono a un modello di apprendimento automatico addestrato al riconoscimento dei pattern di trovare i cerchi fatti dagli aerei, indizio di una rotta strana, a sua volta indizio di un volo non proprio fatto per andare da qualche parte. Il risultato è stata un’inchiesta che ha svelato la presenza di migliaia di aerei spia sulla nazione.
🧠 Conclusione
Zach Seward nota alcuni denominatori comuni ai 3 esempi negativi di uso dell’AI:
Plagi incontrollati
Approccio pigro
Motivazione egoriferita
Comunicazione opaca o addirittura ingannevole
Ecco invece i denominatori comuni ai 3 esempi positivi:
Controlli rigorosi
Approccio innovativo
Motivazione centrata sui bisogni del lettore
Applicazione dei vecchi e attualissimi principi del giornalismo: verità e trasparenza
La sfida è tutta qua. «Di fronte alla realtà caotica e disordinata della vita quotidiana, gli strumenti AI sono utili appunto come strumenti: per riassumere testi, recuperare informazioni, comprendere dati e creare strutture. Ma sempre, sempre, sotto la supervisione umana».
Come spiega Zach, i processi più sani e utili di applicazione dell’AI nel giornalismo vedono «la costante della presenza umana sia all’inizio che alla fine del processo stesso, con un po’ di AI in mezzo a fare la differenza».
🧠 Impariamo a gestire i dati con l’AI
Contenuto in collaborazione con Salesforce
E insomma, l’AI sta arrivando e dobbiamo iniziare a studiare per padroneggiarla. Tra le altre cose che sta facendo, sta ridefinendo il mondo degli analytics. Questo corso gratuito di 3 webinar, a cura di Salesforce, offre nozioni di gestione dei dati e di Tableau Pulse, strumento per rendere i dati accessibili e comprensibili a tutti grazie all'AI generativa.
🙌 Pezzi belli belli
📸 Quest’uomo alla ricerca dei figli nella guerra in Kosovo e altre 46 foto storiche incredibili
📲 «Zuckerberg mi ha contattato: “Non so se sia una buona idea comprare Instagram…». Le mail interne che raccontano l’acquisto di Instagram
🎸 Perché un album diventa il miglior album della storia. Un altro capolavoro di Pudding
🔫 Perché a Jay Z piace tanto Scarface
📉 Cos’hanno «il consumo di latte» e «il tasso di divorzi in Colorado»? Niente, ma questo sito mette in correlazione trend che non c’entrano niente per farci capire come anche i dati, da soli, non significhino niente
💰 Tutti i Forbes 30 finiti in prigione
🧠 Mica lo sapevo che era stato in un centro di detenzione. Chi è Andrew Huberman, lo scienziato più famoso del momento
🎥 Bill Gates che salta su una sedia e 10 cose divertenti che ho visto su internet
✍️ «Per il mio 50esimo compleanno mi scrisse Bill Clinton: “Continua a fare le parole crociate, anche se non riesco a finirle”». Come lavora Will, l’uomo che da 30 anni fa le parole crociate del New York Times
⚒ Tools
Yep, esiste il museo del web ed è bellissimo
I migliori libri tech di sempre (non c’è il mio Sociability ma solo perché è una classifica in inglese of course)
Fare le to-do list, semplici
Come si può usare ChatGpt per fare le ricerche
Un’alternativa a Pocket per salvarsi gli articoli da leggere dopo
💵 Lavoro
Se avete un progetto (newsletter, podcast, ecc.) a tema sostenibilità, c’è questo concorso di Green Media Lab. Partecipate, spaccate tutto e come al solito fatemi fare bella figura!
Gucci cerca un Copywriter in inglese
Hays un Social media manager
Synesis un Copywriter
Amazon pure
Piquadro vuole un Content editor
Citynews un Giornalista da Pescara
✍️ Post Scriptum
Il link più cliccato dell'ultima newsletter è 35 frasi per mettere i giusti limiti
Ci risentiamo da Milano!
CNET: come perdere credibilità per fare fatturato nell'immediato
Geniale l’aver condiviso l’articolo sui dati! Grazie