Yep, i migliori Creator di Youtube fanno così
Chiacchierata con la Director di YouTube per il Sud Europa ✋ Spoiler: per sfondare non basta un'idea
E buongiorno! Ho un giorno d’anticipo, lo so.
Ma per questa newsletter ho fatto una chiacchierata d’eccezione con la Director Southern Europe di YouTube Francesca Mortari, in occasione dei 20 anni della piattaforma.
Perciò ho deciso di fare uno strappo alla regola.
🚨 Prima di partire, cosa importante: al Festival abbiamo lanciato un programma di formazione gratuito sostenuto da Fondazione Cariplo
Nei prossimi 6 mesi io, il mio team e il team di Fondazione Cariplo affiancheremo 3 persone (aspiranti giornalisti o comunicatori) in un piccolo percorso di formazione gratuito che avrà come scopo raccontare la filantropia in Italia.
Se vuoi partecipare alla selezione, puoi compilare questo form di candidatura entro le 23.59 del 25 aprile.
🇺🇸 Martedì parto per New York! Vado alla Newsletter Conference, uno dei più grandi eventi del settore. Ci saranno Dan Oshinsky, Ben Smith, quelli di Morning Brew e così via. Insomma, spero di imparare un po’ sia sulle newsletter che sull’organizzazione di eventi.
E ora, partiamo!
💓 20 anni fa nasceva YouTube. Da un fallimento
20 anni fa, da un fallimento, nasceva YouTube.
Tre ex dipendenti di Paypal registravano il dominio Youtube.com, che nelle intenzioni doveva essere un sito di dating in cui persone single a caccia di partner caricavano autopresentazioni video.
Il 23 aprile caricarono il primo filmato: Me at the zoo, 19 secondi in cui uno dei fondatori parlava di fronte a una gabbia di elefanti dello zoo di San Diego.
20 anni dopo quel video ha fatto 350 mln di views, YouTube non è diventata mai Tinder ma la piattaforma di streaming più usata al mondo:
500 ore di filmati caricati ogni ora
2 mld di utenti mensili solo per gli shorts
e 3 mln di Creator, artisti e partner con cui condivide quotidianamente i ricavi delle pubblicità: 45% YouTube, 55% i Creator.
Un patto commerciale semplice semplice, che ha costituito una delle fondamenta di quella che oggi viene chiamata Creator Economy.
💰 La Creator economy
«Tecnicamente è iniziato tutto con quel programma di monetizzazione lanciato nel 2008», spiega Francesca Mortari. Lei arrivò nella casa madre Google proprio quell’anno, per occuparsi della monetizzazione di YouTube. Da allora ha seguito la crescita della piattaforma, fino a diventarne Director per tutto il Sud Europa.
«Dal 2008 a oggi la figura stessa dei Creator si è evoluta. Non sono più soltanto ragazzi o ragazze che registrano nella loro cameretta: hanno società, case di produzione, team di autori, montatori. L’ha detto bene il Ceo di YouTube Neal Mohan: “I creator di YouTube sono le startup di Hollywood”».
Soltanto in Italia ci sono oltre 30.000 canali che hanno oltre 10.000 iscritti. In un ecosistema già bello affollato come si può emergere oggi su YouTube?
«Ogni volta che un nuovo Creator mi chiede consigli cerco di settare le sue aspettative:
Non c’è una ricetta per il successo su YouTube, né a livello di formato né di tematica.
Difficilmente si ottiene fama immediata».
Damn. Scusi, mi è scappato.
«YouTube è una maratona. La dote che forse vedo di più nei Creator più di successo è la resilienza: sono persone comuni che hanno intrapreso un percorso solido e consolidato. Sono stati capaci di essere costanti, di leggere i dati, correggere il tiro».
Dopo aver settato le aspettative, che consiglio dà a chi si approccia nel 2025 a YouTube?
«Cerca di avere un’idea chiara di cosa vuoi raccontare e a chi. Quindi, inizia a raccontarla senza fretta».
🧑💻 I fattori di successo su YouTube
Parentesi personale. A inizio 2025 ho aperto un canale YouTube anche io, con l’obiettivo di analizzare un caso mediatico ogni settimana. Per ora sono a 24.000 abbonati e qui ho scritto un po’ di cose che ho capito:
Come diceva Mortari, che YouTube è una maratona. Per me è molto simile al medium newsletter: un percorso tostissimo dalla crescita lenta e (si spera) solida;
Seconda cosa, che parlavo troppo veloce.
Terza, che avevo un po’ di ansia da prestazione dal punto di vista tecnico (montaggio, grafiche, ecc.).
«Ma i tecnicismi su Youtube devono essere il punto di arrivo, non quello di partenza», mi spiega Francesca Mortari. «Il fattore che più di tutti determina il successo di un contenuto e di una canale resta sempre la storia che vuoi raccontare. In seguito ragionerai su quanto la vuoi fare lunga, quando corta, quanto tecnicamente complessa…».
🎙️ Back to the Tv
A proposito di lunga durata, sembra che stiate puntando molto sui videopodcast.
«È uno di quei formati entrati un po’ in sordina, che è esploso grazie alle abitudini di consumo degli utenti».
Oggi negli Usa siete la prima piattaforma podcast, con il 31% di ascolti.
«È interessante vedere come siano fruiti molto sul grande schermo. Negli Usa, le visualizzazioni tramite Tv sono diventate le più numerose, superando quelle da mobile: +130% negli ultimi 3 anni».
Ok i videopodcast e i video lunghi. Ma come stanno andando gli shorts, formato di video verticali fino a 3 minuti che avete introdotto nel 2020?
«Oggi rappresentano il 70% di tutti i contenuti che vengono caricati su YouTube ogni mese e registrano 70 mld views al giorno. Funzionano molto come driver per la raccolta di iscrizioni».
📰 I news Creator di YouTube
Due settimane fa sono stato allo YouTube News Summit. Tra i vari ospiti c’era Hugo Travers, un 28enne francese che ogni giorno racconta l’attualità ai suoi +3 mln di iscritti attraverso il canale Hugo Décrypte.
Mi ha colpito per due motivi. Da una parte Hugo avrebbe ottenuto il 50% dei suoi iscritti grazie a una massiccia produzione di shorts. Dall’altra rappresenta la quintessenza dei news Creator.
«Hugo ha creato un ponte con la Generazione Z, non necessariamente attenta alle news, e oggi è diventata una fonte autorevole al pari delle grandi testate tradizionali».
Oltre a Hugo, c’è un altro canale che secondo lei rappresenta un buon caso di informazione su Youtube?
«Tra gli altri, Visual Politik, canale spagnolo con 3,5 mln di iscritti che racconta la politica e l’economia. E i ragazzi e le ragazze di Tldr news, capaci di semplificare senza banalizzare questioni geopolitiche complesse: hanno 2,5 milioni di abbonati, molti dei quali nella fascia 16-35 anni».
Se dovesse scegliere, qual è l’ingrediente che accomuna queste realtà di successo?
«La chiarezza.
Tutti questi Creator e testate possiedono un linguaggio chiaro e diretto, che arriva al punto ed è facilmente comprensibile anche dai più giovani, alle prese con molto rumore e nuances di linguaggio percepite come parziali. Permettono agli utenti di ricevere un’informazione pulita e di poterla rielaborare con calma».
Secondo ingrediente?
«Il senso di appartenenza che infondono. Tramite rubriche, commenti, interazioni e linguaggio accessibile, questi Creator riescono a creare e coltivare community solide».
Il valore aggiunto più forte.
«Nel 2024 abbiamo condotto una ricerca con CensusWide per capire quali fossero i bisogni della Gen Z in Italia. Il 66% degli intervistati prova un autentico senso di appartenenza alle community di YouTube che li aiutano in alcuni settori».
Forse c’entra il periodo di forte ansia generazionale.
«In un periodo di forte insicurezza lavorativa, di instabilità economica e di conseguente ansia da prestazione, le persone giovani hanno un bisogno di appartenenza. Vogliono sentirsi meno sole nell'affrontare i tempi che cambiano. E i Creator hanno il grande onore e opportunità di aiutarle».
Ci vediamo in zona Udine?
Contenuto in collaborazione con Digital Detox Festival
Dal 20 al 22 Giugno a Sauris (UD) ci sarà questa bella cosa qua: il Digital Detox Festival.
Un evento gratuito che ha l’obiettivo di generare consapevolezza su come migliorare il rapporto con il nostro smartphone e a cui parteciperò come speaker anche io.
3 giorni pensati per essere immersivi con talk, discussioni, attività all’aria aperta, spettacoli e workshop - sì, anche attorno al falò.
Per tutte le info sull’evento, vi lascio il link qui 👇
🙌 Pezzi belli belli
🧠 «Scrisse un ultimo messaggio alla sua amata, neanche troppo triste: “Ti prometto che arriverò presto”. Quindi, mentre sua madre preparava la cena, andò in bagno, prese il suo fucile Springfield calibro 45, si scattò 10 selfie e poi si sparò nella testa». Un attacco pazzesco per un pezzo incredibile sul 15enne che si è suicidato dopo essersi innamorato di un AI
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🧑💻 Damn, fatevi un sito web
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Un altro video downloader
✍️ P.S.
Il link più cliccato della scorsa puntata è quello sulle 25 foto bellissime che hanno definito l’era moderna
E buon 25 aprile!