E buongiorno!
Mercoledì sera, vi scrivo dal bar.
Un’ora fa Virginia, direttrice del Digital Journalism Fest con cui ormai messaggio più di quanto Musk messaggi con Trump, mi ha scritto: «Tutto ok? Ti ho visto un po’ giù».
Se l’ha pensato da una videocall è grave.
Le ho risposto che non sono giù, ma un po’ stanco. Il fatto è che in questi giorni sto prendendo un sacco di decisioni strategiche belle importanti per il futuro. E io - che non sono propriamente un manager - mi stanco più a prendere decisioni che a fare un pezzo da 20.000 battute. Perché ci penso un sacco, devo studiare, poi ci ripenso, ecc.
La morale è che sto imparando un sacco, devo leggere qualche libro di management in più e non vedo l’ora di andare a New York! (parto il 6 dicembre ;)
E ora, partiamo con una bella nerdata!
Oggi parliamo di Bluesky, the new arrived in the social media tam tam.
📈 I numeri
Partiamo dai numeri.
Il giorno dopo le elezioni Usa 116.000 statunitensi hanno disattivato il loro account X
Nella stessa settimana in 1 mln si sono iscritti al social alternativo BlueSky, che è arrivato a superare i 20 mln di utenti
Sono numeri piccolissimi rispetto ad altri social testuali (Threads 275 mln, X 600 mln), ma la crescita degli ultimi giorni ha procurato a Bluesky diversi titoli sui giornali e un po’ di tam tam tra gli utenti: sarà il nuovo Twitter?
📲 Che cos’è Bluesky
Andiamo con ordine.
Bluesky nasce da un’idea del fondatore di Twitter Jack Dorsey.
Nel 2019 Dorsey incaricò una decina di dipendenti perché lavorassero a un progetto sperimentale di un social decentralizzato, in cui il potere sui contenuti da vedere fosse in mano non a un algoritmo o a una piattaforma, ma al singolo utente. Che poteva farsi le sue liste di profili e di argomenti per regolare i «suoi» feed e avrebbe potuto portare con sé i suoi dati e follower qualora avesse cambiato piattaforma.
L'obiettivo del buon Dorsey, sfinito dalle accuse di poca moderazione su Twitter, era creare uno spazio in cui la piattaforma potesse sfilarsi dalla responsabilità dei contenuti (obiettivo fallito tanto che lo stesso Dorsey abbandonerà Bluesky, ma questa è un’altra storia).
🤬 Le differenze con Twitter
Bluesky viene lanciato ufficialmente nel febbraio 2023: una dozzina di dipendenti, primi soldi messi da Dorsey, poi due round di finanziamenti che portano in pancia $23 mln.
Differenze principali rispetto a X:
maggiore moderazione
un feed di contenuti ordinati cronologicamente
maggiore customizzazione del proprio feed
creazione delle proprie liste di utenti e contenuti
💥 20 mln di utenti
Il social è carino ma non rivoluzionario. E la crescita è piuttosto lenta, salvo qualche exploit.
Già a settembre 2024, quando X viene chiuso per tre settimane in Brasile, Bluesky vede arrivare 3 milioni di nuovi utenti brasiliani.
Adesso, la seconda esplosione, con milioni di nuovi arrivati che hanno deciso di abbandonare X, o perché in polemica con Musk o perché stanchi di contenuti estremisti.
Tra le personalità arrivate, la deputata Alexandria Ocasio-Cortez, l'ex conduttore della CNN Don Lemon e il conduttore Chris Hayes, che ha elogiato Bluesky nel suo show su Msnbc.
✍️ Una marea di utenti «Liberal»
Come ha scritto benissimo Max Read, «Gli utenti di Bluesky sono per lo più giornalisti, studiosi, avvocati e lavoratori del tech. Sono quasi tutti liberal e di sinistra».
Questi utenti magari costituiscono una parte significativa del leggendario «Tweeting Tenth»: quel 10% degli utenti di Twitter che a un certo punto produceva il 90% dei contenuti dell’intero social.
Quelle persone che, con il loro uso compulsivo della piattaforma e la loro capacità di creare tweet e meme virali, furono capaci di plasmare la cultura, il mood e l’estetica di Twitter, contribuendo in maniera determinante al suo successo.
👎 I giornalisti non bastano
Eppure, fa notare Max Read, i giornalisti soli non bastano.
Quello che serve a un social per esplodere ed essere il nuovo Twitter sono quelle persone capaci (e a loro agio) nel creare Tweet completamente decontesualizzati e allo stesso tempo incredibilmente «estranei al mondo dei giornalisti, che pensano di essere i personaggi principali della piattaforma».
Grazie anche ai contenuti popolari come quelli di quella fascia di utenza, continua Read, Twitter è apparso a molti uno specchio del mondo reale ed è diventato attraente per gli stessi media.
✌️ Cosa serve a un social per diventare social
«Ciò che ha reso Twitter Twitter non è stata solo la presenza di celebrity, editorialisti, autori tv, professori o collaboratori politici».
È stata la presenza di adolescenti e persone “normali” - magari completamente disinteressate alla politica e alla società civile - ma a loro agio nel pubblicare le loro stronzate ogni singolo giorno».
Finché non conterà anche quelle persone, i loro tweet generalisti e i loro meme scemi, Bluesky resterà al massimo paragonabile a un canale Telegram di grandi dimensioni, piuttosto che a un social capace di apparire come lo specchio di un certo tipo di mondo.
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✍️ P.S.
Il link più cliccato della scorsa settimana è Vox che fa alcune previsioni sul futuro del mondo con la seconda presidenza di Trump
Daje, a giovedì prossimo!
riguardo Bluesky, sono d'accordo che servano le "persone normali" e non solo chi scrive per professione a popolare la piattaforma; da quel punto di vista ho speranza ma è vero che dobbiamo ancora vederlo
secondo me però vale la pena andare ancora più a fondo nella "nerdata" :)
Bluesky per me è strutturalmente interessante perché non è semplicemente un analogo a twitter che ha fatto scelte diverse:
- la moderazione non solo è diversa ma è "modulare": questo vuol dire che altre entità possono offrire servizi di moderazione (è na roba complicata e ancora da capire come andrà)
- il feed cronologico ok, c'è anche su twitter in realtà, però secondo me non è così risolutivo
- personalmente credo che la personalizzazione del feed sia quello che veramente è interessante:
utenti o organizzazioni possono creare dei feed con degli algoritmi specifici (e condividerli con chiunque). Questo è strutturalmente opposto ai social a cui siamo abituati, in cui c'è una unica organizzazione che sceglie in modo opaco come ordinare le cose.
in generale, a me personalmente dà speranza; forse non riuscirà ad acquisire terreno, forse poi finirà male comprata da un altro miliardario (anche se comunque il protocollo open source dà un po' di resilienza in questo senso) però penso che ad oggi possa avere delle logiche diverse dal solito, e questo penso sia importante. In questo senso, Threads ha sicuramente un vibe diverso da Twitter, però alla fine condividono la caratteristica di essere un luogo privato in cui decide una grande azienda/un multimiliardario (almeno finché Threads non è totalmente condivisa con il fediverso)
Nemmeno a farlo apposta proprio ieri ho scoperto l'esistenza di questo social e cercavo informazioni a riguardo :)