E buongiorno.
2 notizie belle e 1 meno.
😴 Partiamo con la meno. Il mio proposito di svegliarmi alle 6 del mattino procede con risultati altalenanti: 6 👉 7.15 👉 10.45 👉 6.23 👉 11.20 👉 8.05. Insomma, se avete consigli per essere più costante sono tutto orecchie.
🇺🇸 Grazie a tutti/e per gli spunti su New York, non vedo l’ora di andarci e provare un po’ di cose. Se ne avete altri scrivetemi!
📆 In questi giorni ho un paio di eventi con temi che mi fanno volare: venerdì da Barabino & Partners parleremo di comunicazione tramite voce, dati e immagini. Lunedì alla Fastweb digital academy parlerò di frammentazione dei social.
Sono tutte cose belle che nascono anche grazie a questa newsletter qua.
Perciò, carichi come L’uomo gatto alla finale di Sarabanda, cominciamo!
Si sta parlando molto di questo grafico. Mostra il numero di video TikTok con più di 10 milioni di views: parecchio in declino.
Tra gli stessi creators ci sono stati un po’ di mugugni (che mi ricordano quelli di alcuni loro colleghi su Instagram) a proposito di views in declino e crescita dei profili a rilento.
In una bella analisi, AdWeek fa notare che tra gli account con oltre 50 mln follower, 20 su 21 hanno superato quella soglia prima dell’estate 2020, ben più di 3 anni fa.
Ora, però, il declino non riguarda solo i big creators, ma pure quelli medi e piccoli. Come dimostra questo grafico, a scendere da dicembre 2022 a oggi è anche il numero di video con più di 10.000 e più di 100.000 views.
Da qui la domanda: sono finiti i tempi della «million-follower factory», ovvero la piattaforma che creava dal nulla fenomeni virali, e permetteva agli early adopters di guadagnare 1 mln di follower in una settimana?
AdWeek formula due ipotesi interessanti.
Più creators sì, ma anche più utenti spalmano la viewership.
TikTok è a quota 1,6 miliardi di utenti (1,8 previsti entro fine anno). La guerra per l’attenzione porterà inevitabilmente a un’erosione delle rendite di posizione dei creator della prima ondata, come Charlie D’Amelio o il buon Khabi Lame.Più interessante, il modello «slow burn».
L’ho notato anch’io nel mio piccolo. I video TikTok stanno avendo vita più lunga rispetto ai Reel.
«Se a febbraio i video superavano mediamente le 10.000 views in 24 ore, adesso molti lo fanno dopo settimane», scrive AdWeek.
È come se TikTok avesse adottato il modello «slow burn», una crescita più lenta e progressiva.
Come se l’algoritmo si prendesse più tempo per decidere se un video merita la pagina For You. E come se l’enfasi sulla search interna di TikTok sia sempre di più. Il grafico mostra come da febbraio a questa parte i video TikTok possano guadagnare il 15% di views un mese dopo la loro pubblicazione.
Insomma, come conclude AdWeek:
«The game has changed: Content distribution is no longer the same, and contrary to platforms like Instagram, established accounts aren’t necessarily amassing more followers—in fact, creators with 100,000 followers have seen a 30,000 average drop in views.
TikTok redistributing views as new creators join the platform keeps the “rich-get-richer” principle out of the equation.
The era of instant virality is receding, demanding a patient approach and realistic expectations.
To every aspiring David and every seasoned Goliath, TikTok offers a unique landscape where opportunity isn’t a privilege of the few but a possibility for all».
🧠 7 cose carine sull’AI
Andreessen Horowitz ha fatto un listone di risorse per capirne di più sull’AI. Prendo spunto per postarvi un paio di cose interessanti viste negli ultimi giorni.
Cose inutili ma raffinate per capire il potenziale di Photoshop. Le copertine degli album «ingrandite».
Un piccolo prontuario in 4 parti sui concetti chiave dell’AI a cura di Nvidia.
Illib ha la classifica dei siti AI più visitati al mondo. Al 2° posto, il traduttore Deepl.
Il New York Times ha fatto questa fantastica newsletter in 5 puntate sull’AI.
Un threaddino scenografico sugli sviluppi dell’AI.
Ho chiesto a ChatGpt di prendere il controllo della mia vita. È finita malissimo. Vice fa Vice sull’AI.
Un’introduzione lunga ma carina al Large Language Models.
💡 Ma quindi che dice il mondo?
I più senior di voi sanno che due anni fa ho contribuito a creare Loop. È lo spazio di approfondimento di Will per capire il mondo (e fare un figurone a cena). Negli ultimi numeri ha spiegato temi delicatissimi come il gap salariale, l’andamento demografico mondiale, l’esplorazione dello spazio e - cosa di cui sono molto molto orgoglioso e su cui siamo stati precursori planetari-mondiali - i nuovi metodi di seppellimento (spoiler: potremo essere stupendo concime). E insomma, ci si iscrive qui.
🙌 Pezzi belli belli
😢 The Guardian parla dei 5 rimpianti più frequenti di chi sta per morire. Nessuno rimpiange «di aver lavorato poco».
🖼 «Ho chiesto a ChatGpt di descrivere come se fossi non-vedente una serie di quadri importanti. Poi ho usato quella descrizione come input in Midjourney in modo che generasse un “nuovo” quadro». Sopra, la Gioconda. Ecco gli altri quadri.
☠️ Perché tutti gli eroi dei film si chiamano John, James o Jack?
✌️ Gq manda un suo reporter a un retreat del guru più famoso del mondo (e che ha conquistato celeb come Martin McConaughey). Attacco splendido: «The guru was late. Very late».
❤️ Questa genialata è per gli orfani di Succession
⚒ Tools & How-to
Come fare riprese alla Wes Anderson. E prego.
«Sei tu che decidi come sentirti». 39 cose che avrei voluto sapere prima.
Craft ti fa scrivere bei documenti.
Socra è un AI che in teoria vi guida e sprona per raggiungere i vostri obiettivi. Quali, non lo so.
, che si occupa dei contenuti digitali di Mediaset, ha pubblicato 10.000 video in 6 anni. E ora ci dice che cosa ha imparato.💵 Work
Ciaopeople cerca un Talent manager.
Raineri un Social media.
Ykone anche.
D&G vuole un Global editorial coordinator.
Facile.it un Seo manager.
Wehunt un Content creator.
Evvai, buon primo weekend al mare!
La viralità uccide 😃
Ciao Fra!
1- Ho letto giusto tre giorni fa lo stesso articolo del Guardian consigliato dalla newsletter di Hulry :)
2- Sulle abitudini ti do i miei 2cents da persona che si é svegliata per 4 anni di seguito alle 6:30 am. Mi sono concentrata sulla motivazione per cui volevo alzarmi a quell´ora. Quando l´ho trovata (per me é stato l´allenarmi a palestra vuota, cosa che dopo lavoro alle 18 sarebbe stato impossible) mi sono costretta a farlo per una settimana. Ho scoperto che se la motivazione é abbastanza forte allora puó diventare abitudine, altrimenti é pura sofferenza. In pratica o quel qualcosa che mi costringo a fare diventa qualcosa che migliora la mia vita oppure non lo faccio. A dirlo é piú facile che a farlo, comunque.
Non sono d´accordo sugli orari diversi di andare a dormire. A volte la vita succede e si dorme meno, pazienza, altre volte si dormirá di piú. Un´abitudine non puó diventare gabbia o non ci rende liberi.