Ciao! Facciamo un altro esperimento di creazionecollettiva di contenuto!
Linkami uno dei più bei pezzi (o video, o post) che hai letto, che sia ieri o 10 anni fa. E se ti va firmati pure e dimmi perché ti ha affascinato così tanto. Raccoglierò tutti i consigli in uno speciale:
feb 5, 2023·modificato feb 5, 2023Messo Mi piace da Francesco Oggiano
Nassim Taleb (il Cigno Nero e altri testi, si, lui) in questo pezzo del 2016 spiega perché le posizioni di alcune minoranze influenzano le scelte governative finendo infine per essere applicate dalla maggioranza.
Parte da un esempio minuscolo: le bibite che hanno un certificato kosher, prodotte con un procedimento che le rende ok per il consumatore ebreo, sono teoricamente un interesse di una percentuale minuscola della popolazione mondiale ma finiscono per essere prodotte dalla stragrande maggioranza delle case produttrici. Perché? Per i produttori è economicamente vantaggioso sostenere quei pochi costi per avere un certificato kosher a fronte di un mantenimento della fetta di clientela (magari anche piccola) ebrea che però automaticamente andrebbero a perdere se non lo facessero.
Questo arriva fino alle posizioni politiche minoritarie estremiste di poche persone che influenzano i policy makers ai più alti livelli… finendo per diventare maggioritarie.
Reportage fotografico di Andrea Frazzetta, tutto basato su ritratti, per raccontare "i turni di vita o di morte" negli ospedali del Nord Italia impegnati nella lotta al Covid nella tragica primavera del 2020. Si conclude con un omaggio a sua madre, l'ultima foto che riuscì a scattarle mentre lo salutava dalla finestra.
feb 5, 2023·modificato feb 5, 2023Messo Mi piace da Francesco Oggiano
Ciao! il mio è recente: Dan Savage che, nella sua rubrica tradotta da Internazionale, trolla l'intelligenza artificiale ChatGpt-3, chiedendole di rispondere ad alcune domande dei suoi lettori.
Leggero, dissacrante e spassoso riesce a ridurre all'essenziale un punto di vista critico nell'attuale dibattito sull'uso delle intelligenze artificiali. Imperdibile.
che bello leggere le segnalazioni che stai ricevendo, tutte così diverse. Io condivido un articolo su un gruppetto di avvocati italiani, francesi e tedeschi che tra gli anni '50 e '70 si divertivano a scatenare dei processi per obbligare i giudici in Italia e in altri paesi ad applicare regolamenti europei ancora poco conosciuti. Si intitola "How one pioneering Italian woman transformed EU law" e racconta di Wilma Viscardini, la prima avvocata donna di Rovigo. Il tema è super tecnico e un po' da nerd del diritto europeo (quale io non sono: ho dovuto rileggere alcuni passaggi), ma mi ha affascinato pensare all'idealismo e all'ottimismo che animava questa generazione di avvocati che avevano conosciuto da vicino l'orrore della seconda guerra mondiale e volevano contribuire a far crescere quella che sarebbe diventata l'Unione Europea. Full disclosure: l'ho letto perché l'ha segnalato Alberto Alemanno (HEC, College of Europe, The Good Lobby), un punto di riferimento su temi di democratizzazione dell'Unione Europea e partecipazione civica. Ecco il link: https://euobserver.com/opinion/156582
Ciao, purtroppo non ho memoria a lungo termine quindi segnalo una bella storia letta di recente. Forte e interessante come contenuto, ben scritta, che può creare discussioni con sfumature diverse.
"Piena di grazia" di Cosimo Cito, La Repubblica, 3 agosto '21
Il racconto da Tokyo 2020 dell'argenti di Vanessa Ferrari nel corpo libero: prima medaglia individuale femminile nella storia della ginnastica. Cito non solo riporta la cronaca di quella vittoria ma adombra una storia intera, senza cedere al pathos romanzato, ma con uno stile narrativo che fa emozionare. Articoli come questi ti fanno amare anche discipline che non conosci.
Questo in realtà non è solo un pezzo, ma un numero di una newsletter. La Newsletter si chiama Direct ed è una chiave di lettura del mondo dal punto di vista della GenZ. Linko questo numero qui perché rispecchia perfettamente lo spirito del progetto: graficamente accattivante, buona dose di approfondimento e dinamicità dei contenuti.
Si scopre ad esempio che la prima esposizione itinerante è avvenuta nel 1961: I Tesori di Tutankhamon sono partiti da Il Cairo per Giappone, Francia, Regno Unito, Unione Sovietica e Germania. E quando la maschera del faraone arrivò a Londra, nel 1972, viaggiò a bordo di un aereo della Raf. Nel 1963 ai curatori del Louvre venne un mezzo infarto quando seppero che Jackie Kennedy aveva convinto il ministro della cultura francese a inviare la Gioconda negli Stati Uniti. Il direttore della National Gallery di Washington era talmente terrorizzato che rifiutò di accogliere il dipinto. E quando la tela arrivò a New York a bordo di un transatlantico, in una cassa progettata per galleggiare nel caso di affondamento, fu scortata dalla guardia costiera. E in Italia? Quando il David fu spostato dallo studio di Michelangelo a Piazza della Signoria, meno di un chilometro di distanza, occorsero 40 uomini e un mese di tempo per rimetterlo in piedi; ma era il 1504...
Un pezzo di qualche anno fa’ pubblicato sul New Yorker. Un’indagine sulla scomparsa di un gruppo di sciatori in spedizione sugli Urali. Al tempo dell’Unione Sovietica. C’è dentro avventura, thriller e tanta paura. Un piccolo capolavoro che potrebbe essere un romanzo. Il messaggio finale è un omaggio al rigore del detective che ricostruisce la scena madre scoprendo che…
Umiltà epistemica. L'importanza di riconoscere i limiti della propria conoscenza, legata anche all'effetto Dunning-Kruger e all'illusione di sapere. Molto interessante, specialmente applicato al contesto di un momento di rilevanza storica come la pandemia.
Christian Raimo che racconta il senso -o meno- dei supermercati 24/7. Sono stata anche al festival di internazionale quindi dopo l’articolo letto ho seguito anche l’intervista.
É a questo che servono i giornalisti: porre -e porsi- domande a cui cercare di dare risposte ma soprattutto porle a tutti affinché tutti si possano fare più domande. Abbiamo bisogno di più domande, secondo me.
Tutta l'inchiesta di Trincia sui bambini strappati alle famiglie a Modena. Che è poi raccolta nel libro VELENO e nel podcast e serie con lo stesso nome
Come usare l'intelligenza artificiale per capire cosa dicono migliaia di frammenti di scrittura cuneiforme ... visto che ci sono solo 75 persone al mondo che riescono a leggerla, i computer hanno aiutato gli studiosi a interpretare questa scrittura di più di 6000 anni fa impiegata per più di tremila anni... AI e Gilhamesh... una lettura appassionante
Come usare l'intelligenza artificiale per capire cosa dicono migliaia di frammenti di scrittura cuneiforme ... visto che ci sono solo 75 persone al mondo che riescono a leggerla, i computer hanno aiutato gli studiosi a interpretare questa scrittura di più di 6000 anni fa impiegata per più di tremila anni... AI e Gilhamesh... una lettura appassionante
Leggo molti articoli a tema urbanistica/ architettura perché sono un'appassionata; molto spesso questi si focalizzano su analisi e critica di nuove misure per migliorare la vivibilità urbana. Ecco, questo in particolare mi ha colpita perché fa un'analisi diversa. In particolare, discute il tema del confine tra tutela e sottrazione dello spazio pubblico nel caso in cui i privati facciano un particolare investimento per il restauro di un bene storico. Ad esempio, se un giorno Fendi volesse restaurare la scalinata di piazza di Spagna potrebbe poi anche chiuderla al pubblico e aprirla solo in determinati orari? Oppure il marchio x che decide di finanziare un intervento migliorativo al Colosseo potrebbe poi affiggere in determinati posti dello stesso i suoi manifesti pubblicitari? Ad oggi, questo accade spesso ma qual è il confine, è veramente un'opera finalizzata alla restituzione collettiva se vengono poste queste condizioni?
Insomma questo articolo mi ha fatto pensare un bel po' e conseguentemente ho ammorbato con la questione tutti i miei colleghi in orario aperitivo.
Un memento mori di una potenza devastante, ha il potere di calmare e rimettere a fuoco le priorità quando tutto ti sembra andare storto. Super consigliato.
Per dirla alla Steve Jobs: per vedere la linea, devi unire i puntini. Ogni giorno, contribuiamo con il nostro impegno a creare quei puntini apparentemente così insignificanti.
Non leggevo un articolo scritto così bene su un giornale da anni. Perché fa capire che il “costume” e la “cronaca” hanno a che fare con i sentimenti e quindi non sono così passeggeri come sembrano. Perché Roma è la mia città e non riesco mai a descriverla, come si fa? E Alessandro Michele invece ci è riuscito alla perfezione cogliendone tutte le contraddizioni. La scrittura fa quello che secondo me deve fare quella più riuscita, prenderti per mano, portarti al fianco dell’autore/autrice e farti vedere ciò che vede con i suoi occhi. - buona lettura! https://www.repubblica.it/cronaca/2019/05/31/news/alessandro_michele_io_dalla_periferia_di_roma_al_trono_di_gucci_-301105826/?ref=pay_amp
un tema affascinantissimo (a mio parere): quello del diritto all'insulto da parte di tanti "haters" sui social media e su come gestire/regolamentare il diritto all'insulto, a metá tra la diffamazione/offesa e la libertá di espressione.
Interessante l'affermazione secondo cui gli insulti possono essere considerati la misura del successo di una persona, perché è inevitabile che in questo momento ci sará un "carpentiere" che spiegherà a Feder come si gioca a tennis e "questo dimostra che in qualche maniera se non hai il tuo hater, allora forse non hai raggiunto un grado di eccellenza in quello che fai".
E che alla fine della fiera è impossibile mettere a tacere le critiche e gli insulti, perché neanche i risultati mettono fine alle chiacchiere ("le chiacchiere non stanno mai a zero").
Al di là della tragica attualità, all'indomani del terremoto in Turchia e Siria, è uno straordinario articolo di divulgazione scientifica, uno di quelli che "come vorrei scrivere io pezzi così". Riesce a essere informativo costruendo a partire conoscenze esistenti nella mente di tutti, a cui unisce poco a poco dettagli, dati, informazioni storiche e scientifiche. E lo fa con una narrativa impeccabile: introducendo personaggio, portandoci in luoghi, descrivendo situazioni, suscitando emozioni, riscostruendo scene... in un arco narrativo avvincente e da manuale. Caterina Visco
Non so se è considerabile un articolo, questa introduzione al podcast di Francesco Costa mi ha lasciato un'immagine chiara di cosa provavo in quel momento, è stato un tassello fondamentale per la comprensione di un'epoca storica che abbiamo vissuto e stiamo vivendo.
Il secondo è del canale Better Ideas, uno dei miei preferiti, in cui parla di quanto sia sbagliato cercare di essere se stessi: https://youtu.be/jH1agWQSPbw
Quello che vorrei sottoporre alla vostra attenzione è un podcast dal titolo "Dragon Lady" scritto da Roberta Lippi e uscito qualche tempo fa per Storielibere.fm
Avevo guardato alla figura di Osho sempre con diffidenza, ma dopo aver ascoltato la testimonianza dell'ultima testimone diretta di quella comunità (che oggi ha circa 80 anni e ha deciso di parlare) mi sconvolta e mi domando come la fondazione Osho possa ancora agire indisturbata guadagnando milioni con libri di Osho che fanno molto "figli dei fiori", ma che in realtà danno un'immagine distorta di quel che era quella figura, ahimè, così carismatica da soggiogare le menti di "ricchi" (e sottolineo "ricchi" figli dei fiori). Vi vorrei suggerire l'ascolto perché questo rappresenta, a mio avviso, un lavoro di inchiesta e rivelazioni senza pari. https://storielibere.fm/soli-dragon-lady/
Parto io.
I senzatetto filmati senza il proprio consenso dai creator che fanno beneficenza filmandosi col cellulare
https://www.theguardian.com/technology/2023/jan/31/they-filmed-me-without-my-consent-the-ugly-side-of-kindness-videos
Nassim Taleb (il Cigno Nero e altri testi, si, lui) in questo pezzo del 2016 spiega perché le posizioni di alcune minoranze influenzano le scelte governative finendo infine per essere applicate dalla maggioranza.
Parte da un esempio minuscolo: le bibite che hanno un certificato kosher, prodotte con un procedimento che le rende ok per il consumatore ebreo, sono teoricamente un interesse di una percentuale minuscola della popolazione mondiale ma finiscono per essere prodotte dalla stragrande maggioranza delle case produttrici. Perché? Per i produttori è economicamente vantaggioso sostenere quei pochi costi per avere un certificato kosher a fronte di un mantenimento della fetta di clientela (magari anche piccola) ebrea che però automaticamente andrebbero a perdere se non lo facessero.
Questo arriva fino alle posizioni politiche minoritarie estremiste di poche persone che influenzano i policy makers ai più alti livelli… finendo per diventare maggioritarie.
Buona lettura e grazie del bel lavoro che fai ✌🏻
Davide Vavassori
https://medium.com/incerto/the-most-intolerant-wins-the-dictatorship-of-the-small-minority-3f1f83ce4e15
Non ricordo esattamente il più bello, ma uno che mi è rimasto impresso è sicuramente questo di thevision sull’oziofobia. https://thevision.com/attualita/oziofobia/
Mi ero chiesto per anni il perché del Buddha Bar. Ecco, questo articolo ha fugato i miei dubbi: https://www.wittgenstein.it/2001/03/01/un-giro-al-buddha-bar/
https://www.skande.com/tempo-e-spazio-202301.html
Sull’importanza dell’uso del tempo
The Life and Death Shift - The New York Times
Reportage fotografico di Andrea Frazzetta, tutto basato su ritratti, per raccontare "i turni di vita o di morte" negli ospedali del Nord Italia impegnati nella lotta al Covid nella tragica primavera del 2020. Si conclude con un omaggio a sua madre, l'ultima foto che riuscì a scattarle mentre lo salutava dalla finestra.
https://www.nytimes.com/interactive/2020/04/07/magazine/italy-hospitals-covid.html
Ciao! il mio è recente: Dan Savage che, nella sua rubrica tradotta da Internazionale, trolla l'intelligenza artificiale ChatGpt-3, chiedendole di rispondere ad alcune domande dei suoi lettori.
Leggero, dissacrante e spassoso riesce a ridurre all'essenziale un punto di vista critico nell'attuale dibattito sull'uso delle intelligenze artificiali. Imperdibile.
https://www.internazionale.it/savagelove/dan-savage/2023/01/11/io-robot
che bello leggere le segnalazioni che stai ricevendo, tutte così diverse. Io condivido un articolo su un gruppetto di avvocati italiani, francesi e tedeschi che tra gli anni '50 e '70 si divertivano a scatenare dei processi per obbligare i giudici in Italia e in altri paesi ad applicare regolamenti europei ancora poco conosciuti. Si intitola "How one pioneering Italian woman transformed EU law" e racconta di Wilma Viscardini, la prima avvocata donna di Rovigo. Il tema è super tecnico e un po' da nerd del diritto europeo (quale io non sono: ho dovuto rileggere alcuni passaggi), ma mi ha affascinato pensare all'idealismo e all'ottimismo che animava questa generazione di avvocati che avevano conosciuto da vicino l'orrore della seconda guerra mondiale e volevano contribuire a far crescere quella che sarebbe diventata l'Unione Europea. Full disclosure: l'ho letto perché l'ha segnalato Alberto Alemanno (HEC, College of Europe, The Good Lobby), un punto di riferimento su temi di democratizzazione dell'Unione Europea e partecipazione civica. Ecco il link: https://euobserver.com/opinion/156582
Impossibile ricordare il più bello. Ma, di certo, uno che ho apprezzato è di The Vision, che seguo con interesse su Instagram.
https://www.instagram.com/p/CoMyl-xM22P/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Non sarà forse il più bello, ma è significativo della sua scrittura: https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/joan-didion-ci-ha-insegnato-cosa-fare-delle-nostre-paure-skf76cdn
Beh, la domanda è impegnativa. Ma ti rispondo con un articolo che ritengo meraviglioso soprattutto per la capacità di disegnare un futuro diverso.
Mi ha colpito perché disegna al meglio le sfide che dobbiamo vincere, la trasformazione che dobbiamo provare a governare e non ha paura di niente.
https://www.wired.it/article/chatgpt-scuole-utile-didattica/
Non conoscevo la storia e mi è sembrato uno spunto esaustivo per saperne abbastanza sul massacro di Jonestown: https://www.ilpost.it/2011/11/18/la-storia-del-massacro-di-jonestown/
Negli ultimi anni, senza andare troppo in là nel tempo:
How to Get Rich di Naval Ravikant (podcast): https://www.youtube.com/watch?v=1-TZqOsVCNM
Gli essays di Paul Graham: http://www.paulgraham.com/articles.html
Ciao, purtroppo non ho memoria a lungo termine quindi segnalo una bella storia letta di recente. Forte e interessante come contenuto, ben scritta, che può creare discussioni con sfumature diverse.
https://www.gqitalia.it/sport/article/nims-purja-himalaya
Beh, questo. Un grande esempio di giornalismo d'approfondimento e di esperienza sul web
https://www.washingtonpost.com/graphics/national/obama-legacy/
Un pezzo che racconta chat gpt e l’ai senza seguire il trend sensazionalistico o distruttivo ma chiedendosi ‘e quindi come dovremmo cambiare?’
Il focus è l’insegnamento ma vale per tutto: dobbiamo ritrovare un pensiero critico
https://www-forbes-com.cdn.ampproject.org/c/s/www.forbes.com/sites/tedladd/2023/01/21/teaching-in-the-age-of-artificial-intelligence-and-chatgpt/amp/
Daniel T
io li metto tutte le domeniche nella mia newsletter ;)
"Piena di grazia" di Cosimo Cito, La Repubblica, 3 agosto '21
Il racconto da Tokyo 2020 dell'argenti di Vanessa Ferrari nel corpo libero: prima medaglia individuale femminile nella storia della ginnastica. Cito non solo riporta la cronaca di quella vittoria ma adombra una storia intera, senza cedere al pathos romanzato, ma con uno stile narrativo che fa emozionare. Articoli come questi ti fanno amare anche discipline che non conosci.
https://www.repubblica.it/dossier/sport/olimpiadi-tokyo-2020/2021/08/02/news/vanessa_ferrari_piena_di_grazia-312753980/
Sull'importanza dei libri non letti, che danno più valore di quelli letti. Sulla scia della vita di Umberto Eco e sulle idee di N.N.Taleb.
https://mgmtmagazine.com/non-sentirti-colpa-libri-non-leggi-piu-valore-letti-1909192/
Perché alcune canzoni ci fanno commuovere solo ascoltandone la melodia. La tecnica dell'appoggiatura spiegata con i brani di Adele:
https://www.ilpost.it/2012/02/15/come-mai-adele-fa-piangere/
Questo in realtà non è solo un pezzo, ma un numero di una newsletter. La Newsletter si chiama Direct ed è una chiave di lettura del mondo dal punto di vista della GenZ. Linko questo numero qui perché rispecchia perfettamente lo spirito del progetto: graficamente accattivante, buona dose di approfondimento e dinamicità dei contenuti.
https://mailchi.mp/f6cda7550057/una-generazione-troppo-poco-giovane
Per me interessantissimo reportage sui meccanismi legati allo spostamento delle opere d'arte da un museo all'altro nel mondo in occasione di mostre temporanee. Le professioni, gli aneddoti (nella storia). L'ho letto tradotto in italiano su Internazionale, il link è al pezzo originale, pubblicato da The Guardian nel 2019 www.theguardian.com/artanddesign/2019/mar/21/how-to-move-a-masterpiece-secret-business-shipping-priceless-artworks-art-handling
Si scopre ad esempio che la prima esposizione itinerante è avvenuta nel 1961: I Tesori di Tutankhamon sono partiti da Il Cairo per Giappone, Francia, Regno Unito, Unione Sovietica e Germania. E quando la maschera del faraone arrivò a Londra, nel 1972, viaggiò a bordo di un aereo della Raf. Nel 1963 ai curatori del Louvre venne un mezzo infarto quando seppero che Jackie Kennedy aveva convinto il ministro della cultura francese a inviare la Gioconda negli Stati Uniti. Il direttore della National Gallery di Washington era talmente terrorizzato che rifiutò di accogliere il dipinto. E quando la tela arrivò a New York a bordo di un transatlantico, in una cassa progettata per galleggiare nel caso di affondamento, fu scortata dalla guardia costiera. E in Italia? Quando il David fu spostato dallo studio di Michelangelo a Piazza della Signoria, meno di un chilometro di distanza, occorsero 40 uomini e un mese di tempo per rimetterlo in piedi; ma era il 1504...
https://www.internazionale.it/opinione/annamaria-testa/2021/01/19/meraviglia-benefici-salute-pandemia
uno degli articoli a cui penso sempre quando sono immersa nella natura!
https://canal-mag.com/su-twitch-si-salvano-le-minoranze-linguistiche/
un pezzo su come lo streaming sti salvando le minoranze linguistiche a rischio
Un pezzo di qualche anno fa’ pubblicato sul New Yorker. Un’indagine sulla scomparsa di un gruppo di sciatori in spedizione sugli Urali. Al tempo dell’Unione Sovietica. C’è dentro avventura, thriller e tanta paura. Un piccolo capolavoro che potrebbe essere un romanzo. Il messaggio finale è un omaggio al rigore del detective che ricostruisce la scena madre scoprendo che…
https://www.newyorker.com/magazine/2021/05/17/has-an-old-soviet-mystery-at-last-been-solved
Un pezzo che racconta la brama di vivere anche dove proprio non te lo aspetteresti. https://www.ctrlmagazine.it/preferisco-essere-immaginato-un-poeta-e-i-suoi-motoneuroni/
Umiltà epistemica. L'importanza di riconoscere i limiti della propria conoscenza, legata anche all'effetto Dunning-Kruger e all'illusione di sapere. Molto interessante, specialmente applicato al contesto di un momento di rilevanza storica come la pandemia.
https://behavioralscientist.org/epistemic-humility-coronavirus-knowing-your-limits-in-a-pandemic/#:~:text=Epistemic%20humility%20is%20an%20intellectual,the%20other%20characters%20don't.
Sara
https://www.internazionale.it/reportage/christian-raimo/2016/06/08/amp/carrefour-aperti-notte-supermercati
Christian Raimo che racconta il senso -o meno- dei supermercati 24/7. Sono stata anche al festival di internazionale quindi dopo l’articolo letto ho seguito anche l’intervista.
É a questo che servono i giornalisti: porre -e porsi- domande a cui cercare di dare risposte ma soprattutto porle a tutti affinché tutti si possano fare più domande. Abbiamo bisogno di più domande, secondo me.
Grazie!
Stefi
Tutta l'inchiesta di Trincia sui bambini strappati alle famiglie a Modena. Che è poi raccolta nel libro VELENO e nel podcast e serie con lo stesso nome
https://www.youtube.com/watch?v=I_ZfVJwxByk
Harari pazzesco come sempre, basta una storia potente per salvare il mondo: https://www.nytimes.com/interactive/2021/11/08/magazine/yuval-noah-harari-interview.html
Come usare l'intelligenza artificiale per capire cosa dicono migliaia di frammenti di scrittura cuneiforme ... visto che ci sono solo 75 persone al mondo che riescono a leggerla, i computer hanno aiutato gli studiosi a interpretare questa scrittura di più di 6000 anni fa impiegata per più di tremila anni... AI e Gilhamesh... una lettura appassionante
Come usare l'intelligenza artificiale per capire cosa dicono migliaia di frammenti di scrittura cuneiforme ... visto che ci sono solo 75 persone al mondo che riescono a leggerla, i computer hanno aiutato gli studiosi a interpretare questa scrittura di più di 6000 anni fa impiegata per più di tremila anni... AI e Gilhamesh... una lettura appassionante
https://www.internazionale.it/magazine/alison-george/2022/10/20/cunei-in-digitale
"Come i brand del lusso si prendono le città"
Leggo molti articoli a tema urbanistica/ architettura perché sono un'appassionata; molto spesso questi si focalizzano su analisi e critica di nuove misure per migliorare la vivibilità urbana. Ecco, questo in particolare mi ha colpita perché fa un'analisi diversa. In particolare, discute il tema del confine tra tutela e sottrazione dello spazio pubblico nel caso in cui i privati facciano un particolare investimento per il restauro di un bene storico. Ad esempio, se un giorno Fendi volesse restaurare la scalinata di piazza di Spagna potrebbe poi anche chiuderla al pubblico e aprirla solo in determinati orari? Oppure il marchio x che decide di finanziare un intervento migliorativo al Colosseo potrebbe poi affiggere in determinati posti dello stesso i suoi manifesti pubblicitari? Ad oggi, questo accade spesso ma qual è il confine, è veramente un'opera finalizzata alla restituzione collettiva se vengono poste queste condizioni?
Insomma questo articolo mi ha fatto pensare un bel po' e conseguentemente ho ammorbato con la questione tutti i miei colleghi in orario aperitivo.
https://www.essenziale.it/notizie/sarah-gainsforth/2022/09/27/brand-lusso-prendono-citta#:~:text=Nel%202021%20attraverso%20l'art,681%2C5%20milioni%20di%20euro.
Quando la pura poesia incontra la cultura preferita dall'italiano medio nasce un articolo pazzesco: "Essere Francesco Totti
Sulla musica di Bello Figo Gu" https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/Totti.html
Ti giro uno stupendo pezzo che mi segnò fin da piccolo, monologo finale di Bill Hicks sulla vita "it's just a ride".
https://youtu.be/3v6-HG5dDI8?t=19
Un memento mori di una potenza devastante, ha il potere di calmare e rimettere a fuoco le priorità quando tutto ti sembra andare storto. Super consigliato.
Per abbassare un po' il livello culturale ma alzare il divertimento....
imperdibile TEd sul "cosa succede quando rispondi ad una mail di spam"
https://www.ted.com/talks/james_veitch_this_is_what_happens_when_you_reply_to_spam_email
https://theask.substack.com/p/is-it-better-to-be-a-generalist-or?utm_source=substack&utm_medium=email
Non c'è niente di sbagliato a non avere una passione spiccata o una forte passione per qualcosa
Jacopo Galleri
https://www.theatlantic.com/ideas/archive/2023/01/chatgpt-ai-technology-techo-humanism-reid-hoffman/672872/
Un articolo su noi umani, la tecnologia e il rapporto che dovremmo cercare di costruire.
“Technology makes us neither less human or superhuman. It simply makes us more human as the history of humanity is the history of technology”
Life is a Picture, But You Live in a Pixel - uno degli articoli più belli di sempre di Tim Urban (secondo me): https://waitbutwhy.com/2013/11/life-is-picture-but-you-live-in-pixel.html
Per dirla alla Steve Jobs: per vedere la linea, devi unire i puntini. Ogni giorno, contribuiamo con il nostro impegno a creare quei puntini apparentemente così insignificanti.
Come, e soprattutto quanto, gli alberi comunicano nelle foreste attraverso i funghi. Oltre all'articolo in sé, trovo perfetta la grafica del sito web.
https://www.nytimes.com/interactive/2020/12/02/magazine/tree-communication-mycorrhiza.html
Non leggevo un articolo scritto così bene su un giornale da anni. Perché fa capire che il “costume” e la “cronaca” hanno a che fare con i sentimenti e quindi non sono così passeggeri come sembrano. Perché Roma è la mia città e non riesco mai a descriverla, come si fa? E Alessandro Michele invece ci è riuscito alla perfezione cogliendone tutte le contraddizioni. La scrittura fa quello che secondo me deve fare quella più riuscita, prenderti per mano, portarti al fianco dell’autore/autrice e farti vedere ciò che vede con i suoi occhi. - buona lettura! https://www.repubblica.it/cronaca/2019/05/31/news/alessandro_michele_io_dalla_periferia_di_roma_al_trono_di_gucci_-301105826/?ref=pay_amp
https://www.repubblica.it/online/mondo/baricco/baricco/baricco.html
Indimenticabile per chi c’era, imperdibile per chi non c’era.
https://m.youtube.com/watch?v=bQ7v76gUcjU&feature=youtu.be
Buona visione 🥹
Linko un pezzo agrodolce, un diario di un viaggiatore sprovveduto, che paga per le sue scelte
https://turistadelturismo.com/it_it/giuseppe-irrazionale-per-scelta/
Marco Montemagno insieme al filosofo Ricky Wesa affrontano qui:
https://youtu.be/aqYhr-mjRWg
un tema affascinantissimo (a mio parere): quello del diritto all'insulto da parte di tanti "haters" sui social media e su come gestire/regolamentare il diritto all'insulto, a metá tra la diffamazione/offesa e la libertá di espressione.
Interessante l'affermazione secondo cui gli insulti possono essere considerati la misura del successo di una persona, perché è inevitabile che in questo momento ci sará un "carpentiere" che spiegherà a Feder come si gioca a tennis e "questo dimostra che in qualche maniera se non hai il tuo hater, allora forse non hai raggiunto un grado di eccellenza in quello che fai".
E che alla fine della fiera è impossibile mettere a tacere le critiche e gli insulti, perché neanche i risultati mettono fine alle chiacchiere ("le chiacchiere non stanno mai a zero").
The Really Big One, Kathryn Schulz (The New Yorker 2015): https://www.newyorker.com/magazine/2015/07/20/the-really-big-one
Al di là della tragica attualità, all'indomani del terremoto in Turchia e Siria, è uno straordinario articolo di divulgazione scientifica, uno di quelli che "come vorrei scrivere io pezzi così". Riesce a essere informativo costruendo a partire conoscenze esistenti nella mente di tutti, a cui unisce poco a poco dettagli, dati, informazioni storiche e scientifiche. E lo fa con una narrativa impeccabile: introducendo personaggio, portandoci in luoghi, descrivendo situazioni, suscitando emozioni, riscostruendo scene... in un arco narrativo avvincente e da manuale. Caterina Visco
Non so se è considerabile un articolo, questa introduzione al podcast di Francesco Costa mi ha lasciato un'immagine chiara di cosa provavo in quel momento, è stato un tassello fondamentale per la comprensione di un'epoca storica che abbiamo vissuto e stiamo vivendo.
https://www.instagram.com/p/CamWiC6tS_2/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Questo, ci penso spessissimo https://www.rollingstone.com/music/music-news/up-all-night-with-amy-winehouse-192275/
Questo, che sembra una sceneggiatura. Non sai quanto spesso ci penso.
https://www.rollingstone.com/music/music-news/up-all-night-with-amy-winehouse-192275/
Ciao! Andrò un pò fuori dalle indicazioni date ma voglio proporti DUE video belli (belli!) che sono tra i miei preferiti.
Il primo è del canale YouTube Wisecrack dove parlano di Cancel Culture: https://youtu.be/VCIdDX-sQB8
Il secondo è del canale Better Ideas, uno dei miei preferiti, in cui parla di quanto sia sbagliato cercare di essere se stessi: https://youtu.be/jH1agWQSPbw
Spero che possano piacerti entrambi! 😊
Ciao!
Quello che vorrei sottoporre alla vostra attenzione è un podcast dal titolo "Dragon Lady" scritto da Roberta Lippi e uscito qualche tempo fa per Storielibere.fm
Avevo guardato alla figura di Osho sempre con diffidenza, ma dopo aver ascoltato la testimonianza dell'ultima testimone diretta di quella comunità (che oggi ha circa 80 anni e ha deciso di parlare) mi sconvolta e mi domando come la fondazione Osho possa ancora agire indisturbata guadagnando milioni con libri di Osho che fanno molto "figli dei fiori", ma che in realtà danno un'immagine distorta di quel che era quella figura, ahimè, così carismatica da soggiogare le menti di "ricchi" (e sottolineo "ricchi" figli dei fiori). Vi vorrei suggerire l'ascolto perché questo rappresenta, a mio avviso, un lavoro di inchiesta e rivelazioni senza pari. https://storielibere.fm/soli-dragon-lady/