Buongiorno e buon anno!
Non so voi ma sono sempre super eccitato a inizio anno, tra nuovi sogni e buoni propositi che so già non rispetterò.
Grandi progetti di questo primo trimestre 2025
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E ora, partiamo!
Per capire la svolta di Mark Zuckberg dobbiamo fare un passo indietro.
🇺🇸 2016. L’inizio del fact-checking a Meta
È il 2016.
Donald Trump trionfa a sorpresa alle elezioni Usa.
Le piattaforme - e in particolare Facebook e Instagram - vengono accusate di aver contribuito alla vittoria perché hanno amplificato le fake news pro-Trump e permesso le interferenze della Russia.
Sconvolto, Zuckerberg fa un investimento senza precedenti: assume 40.000 moderatori, spende $280 milioni per un comitato di vigilanza sul free speech e diventa il principale finanziatore mondiale delle organizzazioni di fact-checking indipendenti.
Il 7 gennaio 2021, all’indomani della vittoria di Joe Biden e dell’assalto a Capitol Hill, banna addirittura Donald Trump.
👴 2021. Le critiche bipartisan
Mark Zuckerberg è convinto di essersi lasciato alle spalle la fase politica più difficile: vede salire al potere il democratico Joe Biden, si convince che il repubblicano sia finalmente fuori gioco, e si aspetta finalmente un qualche tipo di credito o riconoscimento per la sua attività.
Invece, continua Newton, si ritrova bersaglio bipartisan.
Da una parte è bersagliato dai repubblicani, che lo accusano di censurare maggiormente i contenuti di destra e di essere il capofila dei dirigenti californiani pro Biden.
Dall’altra è bersagliato dai democratici, che lo accusano di favorire la polarizzazione del Paese. E , come si lamenterà lui stesso, lo pressano per rimuovere contenuti relativi al Covid 19 durante la pandemia.
Dall’altra infine, è accusato da entrambi per i danni che le sue app causerebbero ai bambini.
E in più, a fine 2024 Zuckerberg:
Si ritrova con Meta citata in giudizio da 42 Stati americani
alla vigilia di un processo Antitrust delicatissimo, in partenza ad aprile
con la concorrenza di TikTok su cui è attesa una decisione di Trump
con un rivale, Elon Musk, praticamente ogni sera a cena col futuro Presidente
alla vigilia in cui l’uomo più potente del mondo diventerà quello che lui ha bannato dai suoi social, e che gli ha promesso che andrà «in galera per il resto dei suoi giorni».
Come scrive Newton, in questi giorni prima dell’insediamento, Zuckerberg ha intravisto una finestra temporale preziosissima per dare un nuovo corso all’azienda.
⌚️ 6 dettagli dell’annuncio
Da qui l’annuncio del 7 gennaio. La rinuncia ai fact checker già la sapete, vi elenco alcuni dettagli che ci fanno leggere meglio la decisione:
Le uniche persone che Mark Zuckerberg cita nel suo discorso sono 2: Donald Trump ed Elon Musk. Col primo si augura di collaborare, al secondo di ispirarsi
Nel video annuncia di voler eliminare alcune restrizioni su determinati temi, tra cui Immigrazione e Identità di genere. Sono i due temi più citati da Elon Musk e dagli intellettuali conservatori che si oppongono a quello che chiamano il «virus woke» di sinistra
Annuncia che sposterà il team di moderazione dei contenuti di Meta. Dalla California - considerato lo stato più liberale degli Usa - al Texas - il più repubblicano. È una dichiarazione di un pregiudizio liberale avuto dai moderatori di Meta in questi anni
Nelle stesse ore in cui pubblica il video, Zuck annuncia due nuovi consiglieri di Meta. Uno di essi è Dana White, capo dell’Ufc e persona vicinissima a Donald Trump
E nella stessa settimana nomina il nuovo Presidente degli Affari globali di Meta, praticamente l’uomo che rappresenta gli interessi politici di Zuck. Via l’ex leader democratico Nick Clegg, dentro il repubblicano Joel Kaplan, ex assistente del Presidente George Bush
Joel Kaplan è andato per conto di Meta in tv a commentare in diretta il video di Zuckerberg: la tv scelta è stata la repubblicana Fox.
👏 Ha funzionato
Non possiamo dire con certezza che Zuckerberg sia mosso esclusivamente da voglia di riposizionamento politico, ma di certo ha trovato giovamento.
Donald Trump, lo stesso che gli augurava la galera, trova «eccellenti» le sue modifiche. Elon Musk, lo stesso che lo aveva sfidato a un incontro di MMA, le definisce «fantastiche».
E i consulenti di Meta a Washington, indaffarati tra il procedimento antitrust, le future norme del nuovo mandato e la decisione della Casa Bianca sul ban di TikTok, pare abbiano stappato champagne.
👏 La missione del giornalismo
Lascio ad altri le previsioni sull’impatto che queste misure avranno: molti prevedono tonnellate misoginia, omofobia, bullismo, molestie e altre forme di abuso che oggi sono state in parte bloccate dai sistemi di Meta.
Jeff Jarvis, professore di giornalismo alla Craig Newmark e persona che aveva lavorato alle prime partnership di fact checking con Meta, ha spiegato che il problema è anzitutto democratico:
«Zuckerberg non sta solo obbedendo al nuovo presidente in anticipo.
Sta rendendo omaggio in anticipo».
Sul fact checking ha suggerito un’altra prospettiva.
«A Meta il fact-checking non funzionava».
Per lui, purtroppo, non basta sbattere in faccia a una persona i fatti, per convincerla di trovarsi davanti a una fake news.
«Il problema non sono i fatti, ma le convinzioni e la partigianeria
I fatti sono importanti. Ma giornalisti finiscono per idolatrarli perché pensano di operare nel business dei fatti».
Quindi conclude definendo quella che per lui è la vera missione del giornalismo: una missione che sarà ancora più delicata negli anni a venire:
«In realtà la missione del giornalismo - e dei social media - dovrebbe essere di avvicinare le persone all’altro e all’alterità.
Un compito molto più difficile».
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Che dire,
buone vacanze, divertitevi, rilassatevi,
e ci ritroviamo nel nuovo anno!
Ciao!!
È una scommessa quella di marketto. Il suo successo dipenderà dalla capacità di trovare un equilibrio tra libertà e responsabilità, dimostrando che i nuovi strumenti di moderazione partecipativa possono garantire un ecosistema informativo sano e inclusivo.
L'esito influenzerà il futuro delle piattaforme digitali.
Credo che la sua mossa sia stata più politica: essendo stato rieletto presidente un uomo che in passato ha ostacolato e che ora poteva "vendicarsi" Zuck ha deciso di passare dalla sua parte, almeno così la leggo io.