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Aggiungo una cosa sull'informazione, derivata (lo dico subito) dalla mia personale esperienza, quindi se vogliamo farla ricadere nel campo dell'aneddotica non ho nessun problema.

Sono una persona che ama informarsi e leggere qualsiasi cosa (possibilmente ben scritta) per capire il mondo. Secondo me ad oggi il problema qui non è la qualità delle notizie, ma la quantità, anche quando si parla di ottimi giornali e giornalisti. Prendiamo le guerre di oggi, che sicuramente costituiscono il tema caldo del momento: ogni giorno c'è un nuovo articolo specifico, dettagliato, che ci informa costantemente cosa succede, di quanti cm avanza un dato esercito, che tipo di proiettili ha, quali armi, cosa mangia ogni singolo soldato. C'è in poche parole una sovrabbondanza di informazione non necessaria, specialmente al di fuori di ambiti tecnico-specialistici. Posso leggere una notizia, anche due, ma alla lunga questa sovrabbondanza finisce per saturare. Ed è quello che sta succedendo ad esempio a me. Sono sicuro che a breve passerà ma è comunque il sintomo di un giornalismo contemporaneo che ha le sue colpe nel modo di raccontare la realtà e la percezione che ne dà.

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É assolutamente vero e a mio parere il dato aumenterà. Questo modo di informare é ormai drogato e crea scenari irreali che stato minando la salute mentale delle persone. Io stessa come professionista dell'informazione mi sto allontanando da questo modello che punta al disagio. Quindi accolgo con particolare favore la tua ottima riflessione.

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Credo che la vera soluzione sia trasformare i video dei gattini sui Social nel mezzo di comunicazione delle brutte notizie. Meno mezzi busti seri e impettiti, più gattini amorevoli e inconsapevoli.

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